I valori del Vangelo sono utopistici?
di Francesco Pisani
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È POSSIBILE RETTIFICARE UN PERCORSO CHE ALTRIMENTI SAREBBE SEGNATO
Secondo molti, anche per quelli che ancora si definiscono “cristiani”, il Cristianesimo è una religione tendenzialmente idealistica, i cui insegnamenti sono troppo in contrasto con la reale natura umana, che di per sé è egoista, corruttibile e tendente al male.
Secondo questa tesi, ossia di ritenere gli insegnamenti del Vangelo assolutamente irrealizzabili e utopici, una larga parte dell’umanità ha preferito scegliere la via più breve: quella dell’egoismo, della separazione, della sopraffazione e della guerra reciproca, piuttosto che impegnarsi a mettere in pratica quei valori che se venissero realmente applicati trasformerebbero davvero questa terra in un paradiso.
D’altronde se oggi facessimo un banale sondaggio chiedendo in giro se è più importante amare Dio e vivere all’insegna dei suoi insegnamenti o se è preferibile divenire ricchi, milionari e di successo, sono convinto che molto difficilmente prevarrebbe la prima opzione. Ovviamente non c’è da stupirsi: questo è l’uomo sin dall’alba dei tempi.
Tra Gesù Cristo e il ladrone Barabba la massa scelse quest’ultimo mandando a morte Gesù.
Purtroppo è nel DNA della nostra specie seguire il male, cedere al lato oscuro. Fare del bene costa molta più fatica e lo vediamo ogni giorno, anche e soprattutto a causa del peccato originale di cui tutta l’umanità si è macchiata.
Questo però non significa, come Gesù ci ha insegnato, rimanere con le mani in mano e lasciarsi guidare dalla corrente. Infatti è possibile rettificare un percorso che altrimenti sarebbe segnato, mediante gli insegnamenti che Dio ci ha offerto nei Vangeli. Alcuni di questi insegnamenti, ma ce ne sono molti altri, si potrebbero riassumere nell’umiltà: pensiamo a Gesù che nasce in un’umile capanna e non in un castello reale o alla semplice vita che conducevano gli apostoli. Un’altra virtù è il senso di fratellanza e solidarietà che deve animare una comunità di uomini liberi e in cammino per ritornare alla casa del Padre. Non deve mancare neanche il coraggio, virtù fondamentale in grado di farci affrontare ogni prova della vita. E quanto coraggio dimostrò Gesù davanti ai carnefici? L’ultima virtù è, forse, la più importante: l’amore.
<< Ama il prossimo tuo come te stesso >>. Se ognuno di noi riuscisse ad amare il prossimo, il vicino che tanto spesso giudichiamo e disprezziamo, riuscendolo ad amare dello stesso amore puro con cui Gesù ha amato e continua sempre ad amare l’umanità, il mondo diverrebbe davvero un luogo migliore e più felice. In conclusione: i valori del Vangelo sono davvero così utopistici e irrealizzabili?
Forse solo per quella parte di umanità vigliacca, egoista, irresponsabile e insensibile al richiamo di Dio. Per l’altra schiera non solo appaiono realizzabilissimi, gli unici e soli valori possibili, ma rappresentano l’essenza stessa delle leggi della vita.