Cos’è “la verità tutta intera”?
di Giuliva di Berardino
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IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA
Gv 16,12-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Il vangelo di oggi riporta ancora una parte del discorso d’addio che Gesù fa ai suoi amici nell’ultima cena. Gesù si rende conto che i suoi amici sono deboli e fragili, non sono pronti a vivere l’esigente via della testimonianza. Così, a loro come a noi, ancora oggi promette lo Spirito Santo. Ci viene detto che lo Spirito Santo ci guiderà alla verità “tutta intera“…
Ma che cos’è “la verità tutta intera“? Si tratta di una conoscenza nuova della realtà, non una verità parziale come quella che possiamo conoscere io e te, ma la conoscenza nella nuova visione che ci dona lo Spirito Santo. Questa conoscenza spirituale non è una questione di impegno o di forte volontà da parte nostra, ma, al contrario, di abbandono della nostra volontà e di accoglienza della vita nella docilità e nell’umiltà. Si tratta di far risuonare ciò che viviamo dal di dentro, per poter riconsegnare agli altri ciò che la mente e il cuore hanno percepito del nostro vissuto, nel profondo.
Ecco perché oggi il vangelo ci esorta a desiderare e chiedere a Dio lo Spirito Santo, che ci permette di conoscere la realtà in modo diverso, offrendoci quella nuova conoscenza che produce due dinamiche proprie dell’azione dello Spirito, che ci guida alla verità tutta intera: l’accoglienza, ricevendo la parola di Dio, che è parola d’amore, di vita e di pace e l’annuncio, cioè donandola agli altri. Allora preghiamo che lo Spirito Santo in questo giorno possa donarci la Sua umiltà e la Sua docilità affinché anche noi possiamo udire, senza tenere per noi e parlare senza parlare da noi.
Preghiamo con le parole del Santo Papa Giovanni XXIII «O Spirito Santo, perfeziona in noi l’opera iniziata da Gesù: rendi forte la preghiera che facciamo in nome del mondo intero, accelera per ciascuno di noi i tempi di una profonda vita interiore, dà slancio al nostro apostolato, che vuol raggiungere tutti gli uomini e tutti i popoli, tutti redenti dal sangue di Cristo e tutti sua eredità. Mortifica in noi la naturale presunzione e sollevaci nelle regioni della santa umiltà, del vero timore di Dio, del generoso coraggio».