Che significa Paraclito?
di Giuliva di Berardino
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IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA
Gv 14, 15-21
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Il vangelo di oggi, sesta domenica di Pasqua, è la diretta continuazione di quello di domenica scorsa, sempre tratto dal capitolo 14 del vangelo secondo Giovanni. Se la scorsa domenica Gesù si è presentato come via, verità e vita, parlando anche del rapporto tra Lui e il Padre, oggi ci presenta la persona dello Spirito Santo, affermando che lo Spirito Santo è un altro Paraclito, che significa propriamente “avvocato difensore”.
Il termine paraclito viene dal verbo greco parakaleo che significa stare vicino, ed era utilizzato nel linguaggio giuridico per indicare nei processi la persona che difendeva l’imputato, standogli accanto, una sorta di “avvocato difensore”. Ora, se Gesù dice che verrà “un altro Paraclito”, vuol dire che anche Lui, Gesù stesso, ci difende, anche Lui ci sta accanto. Questo vuol dire che lo Spirito Santo è un’altra persona della Trinità, ma che però è pari a Lui, al Figlio, perché anche lo Spirito Santo è accanto a noi, infatti viene in noi, non esiste solo in Dio Trinità, ma anche Lui, come il Figlio, viene in nostro aiuto.
Il Figlio incarnandosi in Gesù e lo Spirito Santo viene come fuoco e luce dentro i cuori. Infatti, oltre che Paraclito, lo Spirito Santo è anche Spirito di verità, Soffio che rivela la verità, che fa la verità ed è per questo che il mondo, cioè chi non si mette in atteggiamento di ascolto interiore, ci dice il testo, non riesce ad accoglierlo.
Il mondo infatti è quel modo di vivere che non ascolta il cuore perché si pone in rivolta contro Dio, e quindi agisce contro l’amore, contro la vita. Siamo in un mondo in cui ancora oggi sono presenti la menzogna organizzata, l’ingiustizia, la violenza, la guerra! Ma noi credenti siamo chiamati a sperare, a non scoraggiarci mai, perché sappiamo che lo Spirito di verità fa la verità.
Gesù ci dice che chi opera con l’odio nel cuore, non può ricevere lo Spirito, non è capace di percepirlo, perché lo Spirito è soffio, è “respiro” che ci fa respirare insieme, che ci porta alla fraternità, all’accoglienza di coloro che nessuno accoglie. Per ascoltare lo Spirito ci vuole attenzione, ci vuole empatia, amabilità. E se oggi il Vangelo ci annuncia che lo Spirito Santo è il Difensore, il Consolatore, Colui che fa la verità in noi e intorno a noi, è perché possiamo riconoscere lo Spirito Santo in chiunque sappia ascoltare il fremito dei piccoli, in chiunque sappia farsi attento, vicino, e anche in chiunque si senta umiliato, povero, bisognoso, perché lo Spirito Santo è potenza di Dio, è la forza, dynamis in greco, cioè è dinamicità che spinge chi si lascia amare a riamare, non per filantropia o simpatia o un qualche interesse, ma per la spinta di quell’amore col quale si è stati amati. Impariamo allora che lo Spirito Santo ci unisce tutti a Gesù e al Padre nell’amore, così da farci partecipare all’amore di Dio Trinità.
Ecco perché, nella seconda parte del vangelo, Gesù consola i discepoli dicendo che, anche quando sarà assente fisicamente, non li abbandonerà, perché grazie al dono dello Spirito conosceranno Dio in modo nuovo, e anche Lui sarà conosciuto in modo nuovo da loro, in una luce nuova, che fa esultare il cuore di gioia perché lo Spirito Santo infonde nei cuori l’amore di Gesù, li rende capaci di riconoscere le cose di Dio, di vedere tutto in un’altra prospettiva, quella di Dio, Amore immenso che libera, che guarisce, che riconcilia.
Allora oggi, in questa domenica, poiché Gesù ci ha fatto conoscere lo Spirito Santo e poiché sappiamo che lo spirito Santo ci difende, ci consola, ci sta accanto, fa la verità in noi e intorno a noi, cominciamo ad invocare lo Spirito Santo! Cominciamo a desiderare che la vita di Dio venga a regnare dentro di noi e ci renda costruttori di pace.
Preghiamo con un’invocazione allo Spirito Santo di San Bernardo: “O Spirito Santo, anima dell’anima mia, in te solo posso esclamare: Abbà, Padre. Sei tu, o Spirito di Dio, che mi rendi capace di chiedere e mi suggerisci che cosa chiedere. O Spirito d’amore, suscita in me il desiderio di camminare con Dio: solo tu lo puoi suscitare. O Spirito di santità, tu scruti le profondità dell’anima nella quale abiti, e non sopporti in lei neppure le minime imperfezioni: bruciale in me, tutte, con il fuoco del tuo amore. O Spirito dolce e soave, orienta sempre più la mia volontà verso la tua, perché la possa conoscere chiaramente, amare ardentemente e compiere efficacemente. Amen.” Buona sesta domenica di Pasqua!