Saverio Gaeta: “Fatima? Cerniera tra vecchie e nuove apparizioni mariane”
di Bruno Volpe
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PER IL GIORNALISTA SAVERIO GAETA LE APPARIZIONI DI FATIMA RAPPRESENTANO L’ANTICIPO DI ALTRE APPARIZIONI, PER ESEMPIO LE TRE FONTANE DI ROMA, KIBEHO IN RUANDA, MEDJUGORJE (IN BOSNIA HERZEGOVINA)”
“Fatima? Cerniera tra vecchie e nuove apparizioni”. Lo dice in questa intervista il noto giornalista cattolico e scrittore Saverio Gaeta che a Maria ha dedicato ampi e qualificati studi di pregio. Con lui parliamo di Fatima che la Chiesa cattolica celebra il 13 di Maggio.
Gaeta, che cosa rappresentano le apparizioni di Fatima?
“Sono il culmine delle apparizioni, chiudono un’ epoca e ne aprono una nuova, anzi sono l’ anticipo di quelle che verranno. Possiamo definirle una cerniera tra vecchie e nuove apparizioni”.
Qual è la prospettiva di Fatima?
“Intanto e questo lo reputo importante, vi è l’invito incessante alla preghiera e in particolar modo la pressante richiesta di consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria che non vale solo per la Russia, ma per tutti. E’ una consacrazione totale della umanità sofferente e spesso confusa. In Fatima vi è una prospettiva apocalittica che non va intesa in senso negativo o angosciante. I punti nodali sono dunque: preghiera, futuro e soprattutto conversione e in questo le apparizioni di Fatima rappresentano l’anticipo di altre apparizioni”.
Di quali?
“Penso all’apparizione delle Tre Fontane di Roma, a quella di Kibeho in Ruanda, a quelle in corso di Medjugorje (Bosnia Herzegovina), anche se queste non sono state ancora riconosciute dalla tradizionale prudenza della Chiesa”.
Fatima è popolare per il Terzo Segreto…
“Vi è stata e vi è naturalmente grande curiosità soprattutto per la terza parte del segreto, una aspettativa durata 40 anni. Al riguardo ritengo che vi sia un doppio livello, quello che vi è scritto e quello che Maria ha detto a suor Lucia nelle sue visioni private che rappresentano una integrazione. In poche parole a mio avviso manca una parte”.
Un segreto angosciante?
“No, assolutamente. Maria a Fatima, ma questo lo fa dappertutto, si comporta da Madre prudente. Non intende spaventarci, ma metterfci in guardia con senso si saggezza. In poche parole come se ci ammonisse: vuoi passare col rosso al semaforo, non ti meravigliare se poi fai uno scontro. Insomma, Maria a Fatima, però questa è una costante, ci invita a comportarci bene e a seguire il progetto del Figlio per la nostra salvezza”.
Che cosa possiamo dire di Fatima?
“Che tra tutte le apparizioni sono quelle più complete, riguardano temi essenziali come la penitenza, che è carità, la conversione, la pace e tutti noi oggi comprendiamo qual è il vero valore della stessa, e la preghiera. Inoltre e non è da poco, il piano di Maria contempla un invito al rispetto del creato come progetto di Dio”.
Possiamo definire Maria corredenrice?
“I teologi non pensano che i tempi siano maturi, tuttavia Maria coopera alla redenzione col Figlio. Naturalmente è un passo indietro rispetto a Lui, non è sullo stesso livello, Gesù è l’unico e solo Redentore, tuttavia Maria cooopera. Da 2000 anni Maria fa da mediatrice tra noi e il Figlio e in questa ottica coopera alla redenzione. Anche se, lo ribadisco, i teologi non hanno ancora affrontato il problema del dogma”.