Prendiamo consapevolezza della vita eterna
di Giuliva di Berardino
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IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA
Gv 6, 44-51
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Ascoltiamo oggi nella liturgia il Discorso sul Pane di Vita che Gesù pronuncia nella sinagoga di Cafarnao. Gesù si presenta come il pane vivo, disceso dal cielo, rievocando un episodio narrato nel capitolo 16 del libro dell’Esodo, in cui si racconta come Dio nutrì il popolo d’Israele, durante i 40 anni di precarietà nel deserto, donandogli un cibo misterioso, disceso dal cielo, che gli israeliti chiamarono manna.
Ora, queste parole di Gesù ci mettono in luce non solo il discorso di Gesù, ma l’esperienza celebrativa e simbolica della sua comunità cristiana di matrice giovannea, che evidentemente percepiva, come anche le tradizioni sinottiche, anche se in modo diverso, che la celebrazione dell’eucaristia per i credenti è strettamente legata agli eventi della Pasqua.
È evidente che per Gesù la Pasqua non è solo il passaggio dalla schiavitù alla libertà del popolo ebraico, ma anche il passaggio dalla morte alla vita da risorto.
Per i primi cristiani questo legame tra Pasqua e vita eterna si realizzava nel rito del Battesimo, celebrato la notte di Pasqua, durante la quale i battezzandi, dopo l’immersione e l’unzione, mangiavano insieme a tutti gli altri battezzati il Pane della vita, celebrando insieme l’eucaristia. Per questo Gesù ci dice che chi crede ha la vita eterna. Non “avrà”, ma “ha”, perché chi crede sa che l’eternità è nella fede della comunità credente, in cui siamo inseriti, che va vissuta ogni giorno, anche oggi.
Allora chiediamo oggi di prendere consapevolezza dell’eternità che è racchiusa nella nostra esistenza, grazie alla fede in Gesù, per la quale ci viene offerto Gesù stesso come “pane della vita”. Buona giornata!