Chiediamo al Signore di farci percepire il suo desiderio per noi
di Giuliva di Berardino
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IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA
Gv 6, 35-40
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Stiamo ancora ascoltando il discorso di Gesù sul pane di vita, al capitolo 6 del vangelo secondo Giovanni. L’espressione che maggiormente viene ripetuta nel testo è “fare la volontà di Dio“. Cosa vuol dire “fare la volontà di Dio”? Quando noi diciamo “volontà” pensiamo a qualcosa che bisogna guadagnarsi. Ai bambini si dice sempre: “l’erba voglio non cresce” perché è importante che imparino il valore della fatica per ottenere qualcosa. Se però questo principio educativo è giusto per quello che riguarda la volontà umana, è importante sapere che la volontà di Dio è molto diversa da tutto questo. Se pensiamo che Dio esiga qualcosa da noi non è così.
La volontà di Dio non è una realtà che bisogna ottenere sforzandoci di vivere felici e in pace con tutti. No! La volontà di Dio è il suo desiderio di pace, di gioia, di vita piena per noi che ha spinto Lui a sacrificarsi per noi. Si tratta di accogliere il suo desiderio e il suo amore, che arriva fino al dono totale di tutto se stesso per noi. Ma finché noi saremo come quella folla che cerca Dio solo per avere ciò che gli serve, saremo come quelli che si sforzano per avere qualcosa da Dio e perciò non potremo mai comprendere tutto il desiderio di vita piena che Dio ha per noi.
Gesù ha fatto la volontà di Dio, non la sua, perché donandosi come pane, non solo ci nutre, ma ci comunica il desiderio di pace e di amore che Dio Padre ha per ogni sua creatura. Gesù, dandosi come pane, come nutrimento spirituale, ci comunica questo grande slancio d’amore del Padre verso ciascuno di noi, il Suo profondo desiderio di unirsi a noi per sostenerci nel dono reciproco delle nostre vite. Questo è per noi il vero dono della Risurrezione!
Allora oggi alziamo lo sguardo dalle nostre piccole volontà, dai nostri sforzi, anche dai nostri meriti che, forse perfino in modo inconscio, arriviamo a pretendere da Dio o dagli altri, e chiediamo al Signore di farci percepire il desiderio di Dio per noi, desiderio di pace, gustando il pane della vita che ci rende figli di Dio e fratelli tra noi. Buona giornata!