Il card. Sarah: “Rifiutare il fratello accusato di tradizionalismo è opera del Diavolo”

Il card. Sarah: “Rifiutare il fratello accusato di tradizionalismo è opera del Diavolo”

di Angelica La Rosa

IL CARDINALE ROBERT SARAH DICE CHE CI SONO LUPI INTORNO A PAPA FRANCESCO CHE IMPEDISCONO AI TRADIZIONALISTI DI ESSERE TRATTATI BENE

Il cardinale Robert Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha reso omaggio a Benedetto XVI in un nuovo libro dal titolo “Ci ha dato tanto”. Il libro raccoglie le meditazioni del cardinale guineano su quello che definisce il suo “maestro spirituale”, oltre a dieci testi del 265° pontefice. Sarah sottolinea l’eredità di Benedetto XVI in ambito liturgico e denuncia le manovre all’interno della curia romana. Inoltre, il libro include anche una prefazione e un saggio di 40 pagine dal titolo “Ritratto mistico di Benedetto XVI”.

Il cardinale ha assicurato che Papa Francesco è un buon padre circondato da lupi intorno a sé. Infatti il porporato africano ha accusato “alcuni membri della Curia” di essere “lupi” che si aggirano intorno al Papa e ostacolano la riconciliazione con le molte comunità tradizionali. “Lupi” che tramano per “impedire ai vescovi” di adottare un atteggiamento conciliante nei confronti delle comunità tradizionali.

Il card. Sarah ha invitato anche a meditare sull’esempio di Benedetto XVI in un momento in cui, “con il pretesto di una Chiesa inclusiva e sinodale”, si arriva a “tacere la verità” ed escludere persone dalla Chiesa “in nome del consenso”. “Ogni rifiuto ed esclusione del fratello etichettato come tradizionalista è opera del Diavolo”.

Il porporato ha assicurato che Benedetto XVI ha avuto “lo sguardo di un padre e il sorriso di un bambino”. Era un uomo “felice di gioia celeste” dagli “occhi luminosi”, la sua “voce soave” tremava “tremante davanti al mistero” dell’esistenza di Dio. Sarah ha sottolineato anche la sua paternità, esercitata da sacerdote, cardinale e poi da pontefice, e ha descritto Benedetto XVI come un’autorità affettuosa vissuta con “estrema modestia”.

Il porporato si è rammaricato che Benedetto XVI sia stato vittima di “pacchi mediatici scatenati” e di “beffe del mondo cattolico”, ma ha difeso il suo atteggiamento di non aver agito da politico. Il porporato ha sottolineato che il Papa tedesco non ha moltiplicato le sue nomine cardinalizie per condizionare un futuro conclave, né ha escluso i suoi avversari. Secondo Sarah ciò è stato una manifestazione della sua “mistica volontà di entrare nell’esercizio paterno del potere”, un esempio “in un momento in cui la Chiesa sembra ossessionata da se stessa, dalle sue strutture, dal suo futuro, dal suo preoccupazione di adattarsi al mondo occidentale”.

Negli stralci del libro raccolti da Cath.ch, Sarah ha affermato di Benedetto XVI che era un uomo “felice di una gioia celeste” con uno “sguardo luminoso”. Ricorda anche “la sua voce soave, tremante davanti al mistero” dell’esistenza di Dio.

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