Stupro alla festa de “L’Unità”, il silenzio del Pd e lo sconcertante silenzio per mesi dei media
di Angelica La Rosa
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DOPPIOPESISMO DELLA SINISTRA. SE FOSSE SUCCESSO DURANTE UN EVENTO ORGANIZZATO DAL CENTRO DESTRA I GIORNALI DEL MAINSTREAM AVREBBERO TACIUTO PER MESI?
È avvenuto ormai sette mesi fa alla festa dell’Unità di Bologna ma se ne è cominciato a parlare solo nei giorni scorsi. Una ragazza era stata violentata durante la kermesse del Partito Democratico ma, considerando che si era sotto elezioni, bisognava nascondere la notizia, e così è stato fatto.
Nonostante dei ragazzini abbiano ripreso la donna che veniva stuprata, per duecento giorni c’è stato solo silenzio. I mass media vicini alla sinistra hanno tenuto segreta la vicenda di questo stupro per ben duecento giorni.
Ma uno stupro, in quanto tale, non dovrebbe essere considerato sempre un fatto tremendo? O forse esistono stupri di seria A e di serie B? In questo stupro c’era qualche fatto scomodo? Forse l’origine non italiana del ragazzo protagonista della violenza? Il fatto che le altre ragazzine siano rimaste a guardare e che i cinque o sei ragazzi abbiano filmato il tutto?
Il punto fondamentale, però, è il solito doppiopesismo che caratterizza la narrazione ogniqualvolta avvengono cose di questo tipo. Cosa sarebbe successo se avessero tenuto segreto uno stupro avvenuto ad Atreju (alla festa di Fratelli d’Italia), o a Pontida (alla festa della Lega)? Sorprende l’assordante silenzio del Partito Democratico e della segreteria Schlein che non hanno ritenuto di dedicare particolare attenzione al fatto, senza una seria richiesta di fare luce sul caso.