Non sbaglia mai chi dai Comandamenti e dal Vangelo non si allontana
di Veronica Cireneo
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“GLI ALLEATI DELL’EUCARESTIA”, LE RAGIONI DELLA GENESI
Il gruppo nazionale italiano degli Alleati dell’Eucarestia, rinominato giorni orsono, per accordo tra gli amministratori, in “Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo”, il prossimo 12 aprile compirà due mese di vita.
La neonata iniziativa ha registrato un’esplosione di adesioni e di entusiasmo collaborativo, che ha dell’incredibile, coinvolgendo abitanti della penisola e d’oltralpe. L’adesione massiccia di centinaia e centinaia di persone nell’arco di circa due mesi ha fatto pensare e credere che, nel marasma generale, forse gli Alleati sono la risposta che molti cercavano.
Gli Alleati intendono unire le forze per riportare l’ordine devozionale nella Casa di Dio, dove il culto torni ad essere reale e centrale e non più fittizio e marginale. Intendono rinnovare l’alleanza tra Cielo e Terra. Espugnare come in una crociata, le parrocchie che crocifiggono i fedeli devoti e sinceri. Non si tratta di entrare in collisione con chicchessia, ma di opporsi agli intollerabili e ripetuti ordini iniqui, viziati nel contenuto e nella forma, imposti da pastori inconsapevoli che si pongono tra la creatura e il Padre Nostro, più come muro e come ostacolo che come canali di Grazia, come si dovrebbe.
Gli Alleati hanno le idee così chiare che, nonostante siano perfetti sconosciuti, c’è stato bisogno di poche parole per intendersi. Accomunati da dolorose esperienze parallele che li ha visti troppo a lungo umiliati, discriminati, derisi e isolati sono pronti alla riscossa della propria dignità di figli di Dio.
L’Alleanza dell’Eucarestia nasce quindi con l’intento di risollevare la testa di fronte all’oppressore che gli imporrebbe il sacrilegio della Comunione in mano, per tornare ad abbassarla inginocchiandosi davanti al Re dei Re, come ad ogni creatura compete.
Quanto poteva durare ancora a lungo la sopportazione dell’imposizione del sacrilegio della Comunione sulle mani, che mette a repentaglio la Vita Sacramentale di Gesù Cristo violando la coscienza retta? Tutto ha un termine sotto il cielo.
Quanto poteva durare a lungo l’astenersi dal terzo comandamento e dalla confessione e dai sacramenti tutti?
Non sbaglia mai chi dai comandamenti e dal Vangelo non si allontana. La strada è già tracciata da Gesù Cristo e dalla tradizione. Si tratta solo di percorrerla con i propri piedi. La parola di Dio non è né antica, né moderna, ma è eterna e non conosce deroghe. Messa e sacramenti sono vitali per la salvezza dell’anima.
L’Alleato sa che solo quando il popolo di Dio tornerà ad inginocchiarsi davanti a lui, egli donerà sacerdoti secondo il suo cuore e così fa. E quando Gesù abbandonato nei Tabernacoli :”Volete andarvene anche voi?” chiede, l’alleato risponde: “No, Signore. Eccoci. Noi veniamo per amarti”.