Ennesimo attacco blasfemo contro i cattolici

Ennesimo attacco blasfemo contro i cattolici

di Maria Bigazzi

A LODZ, DAVANTI ALLA CATTEDRALE, PRESA DI MIRA LA STATUA DEL GRANDE PONTEFICE SAN GIOVANNI PAOLO II

Si è verificato nella mattinata di ieri, domenica delle Palme, all’inizio della Settimana Santa, l’ennesimo attacco blasfemo.

Questa volta siamo in Polonia, terra nativa del pontefice Giovanni paolo II, che nella notte tra il sabato e la domenica è stato oggetto di attacco da parte di ignoti che hanno imbrattato la sua statua, monumento che si trova a Lodz, davanti alla cattedrale. 

Il gesto non solo costituisce un atto vandalico e di vilipendio alla Fede, ma è ancora più grave in quanto svolto con l’intento preciso di imputare al papa false accuse.

Non a caso la statua è stata rovinata con vernice gialla e rossa, con la quale è stata fatta la scritta ai suoi piedi “maxima culpa”, in riferimento al libro uscito recentemente e firmato da un corrispondente olandese, Ekke Overbeek, il quale incolpa Wojtyla ancora cardinale a Cracovia, di aver coperto alcuni preti accusati di abusi sessuali. 

Si tratta dell’ennesimo attacco alla Chiesa, dell’odio profondo che da sempre viene nutrito verso di essa e i suoi ministri.

Le accuse infondate nei confronti di Giovanni Paolo II sono facilmente smentibili dal suo operato instancabile a servizio della giustizia e della verità nella vigna del Signore. 

Ma si sà, ogni pretesto è buono per dare scandalo, mentre non è un caso che sia stata scelta la data di ieri, anniversario della morte dello stesso papa che nel 2 aprile 2005 saliva al Cielo.

Di san Giovanni Paolo II tutti portano nel cuore il suo ricordo, il suo adoperarsi instancabile anche quando le forze venivano meno, le opere, gli scritti, la dottrina e gli insegnamenti che ha lasciato alla Chiesa, l’esempio mirabile di alter Christus che si consuma per la sua Sposa al servizio del Padre e dei fratelli.

Già ieri nel giorno del suo anniversario decine di migliaia di polacchi hanno marciato a Varsavia per la “Marcia nazionale per il Papa”.

Mentre la polizia porta avanti le indagini per identificare i colpevoli, sappiamo bene quanto sia importante la riparazione di tali atti attraverso la preghiera e la forte presa di conoscenza che per essere cristiani veri, dobbiamo agire di conseguenza senza timore ma con il coraggio di difendere la Fede senza scendere mai a compromessi con il mondo e il principe della menzogna.

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