La libertà di chi crede e segue Gesù è opera della verità
di Giuliva di Berardino
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IL VANGELO DI OGGI AFFRONTA IL TEMA DELLA LIBERTÀ DEL CREDENTE
Il Vangelo di oggi affronta il tema della libertà del credente. Si tratta di una libertà che non è data per scontata, ma che si ottiene per fede. Il Vangelo ci annuncia che la fede cristiana è legata alla vita di comunione con Cristo, all’ascolto amorevole e costante della Sua Parola, secondo le parole stesse di Gesù che abbiamo ascoltato: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.
La libertà di chi crede e segue Gesù è opera della verità che si può conoscere solo per messo dello Spirito Santo, Spirito di verità, giunto a noi nella testimonianza gioiosa del Vangelo. Chiunque accoglie la testimonianza del Vangelo è veramente libero, perché accoglie lo Spirito del Figlio di Dio e si lascia illuminare da questa verità che è luce, ed è per questo che libera l’essere umano dalle oscurità interiori, dai pensieri di tristezza e di morte, di depressione, perché lo Spirito del Figlio ci fa accogliere in pienezza l’amore del Padre e il Suo sguardo amorevole nei nostri riguardi. Ecco allora da cosa dovremmo essere liberati profondamente, oggi, in una società, la nostra, in cui nessuno, grazie a Dio, è impedito di fare le scelte che vuole, senza apparenti condizionamenti, dato che tutti siamo abituati a dire la nostra opinione, a decidere secondo il nostro criterio personale. Dovremmo essere liberati proprio dalla confusione che tutte queste opinioni ci portano dentro, nel cuore. Siamo troppo provocati, in continuazione, a mettere il nostro io al centro di ogni decisione, di ogni questione, così tanto che non sappiamo più esercitare la libertà da noi stessi, dai nostri interessi, dai nostri punti di vista, dalle nostre compiacenze.
È così, oggi siamo veramente lontani dal capire davvero cosa significhi essere dei figli di Dio. Ecco allora che il Vangelo ci può aiutare a crescere in questa coscienza di fede: la verità, se è verità e non illusione, ci libera dalle falsità che ci costruiamo noi stessi quando reagiamo alla confusione difendendoci e quindi chiudendoci in una corazza che ci fabbrichiamo noi, magari con fatica, a nostra misura. Chiediamo al Signore che possiamo accogliere, in questo tempo così vicino alla Pasqua, la verità che ci libera, quella che ci toglie le illusioni che ci confondono e finalmente potremo vanificare le paure, riconoscere il peccato, ed entrare nella semplicità che libera il cuore per poter dare anche noi, ogni giorno, la nostra umile testimonianza di fede.
Buona giornata con il Vangelo di oggi (Gv 8, 31-42)
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».