Pagò un prezzo pesantissimo pur di tenere accesa la fiamma della Fede, della Santa Messa di sempre, della Tradizione
di Paolo Gulisano
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IL FILM SU MONSIGNOR LEFEBVRE: UNA TESTIMONIANZA SU CUI RIFLETTERE
Dieci anni fa veniva girato il film Monsignor Lefebvre. Un vescovo nella tempesta, una pellicola prodotta da l’Association pour la Défense du Patrimoine chrétien. Il regista Jacques-Régis du Cray vi aveva dedicato quasi tre anni di lavoro: sono presenti 32 testimoni, sono stati utilizzati documenti inediti, trovati in numerosi archivi audiovisivi e sono state compiute riprese in Africa, in America, in Europa.
Dopo dieci anni questo film viene ora riproposto, a partire da una proiezione che si svolgerà prossimamente a Reggio Emilia.
Il nome di Marcel Lefebvre, nell’immaginario collettivo, è spesso legato alla figura di un Vescovo “ribelle”, non obbediente alla Chiesa. Dagli anni Settanta del Novecento il solo pronunciarlo pareva evocare chissà quali negatività, chissà quali scissioni…
Buona parte della pubblicistica e dei giornalisti l’ha dipinto come uno «scismatico», uno che voleva farsi una Chiesa tutta sua… In realtà fu una personalità scomoda perché parlò con coraggiosa chiarezza in un tempo di grande confusione nella Chiesa e nel mondo.
Per questo motivo, in un momento come quello attuale che vede la Chiesa in uno stato di ancora maggior confusione e sbandamento, è importante riproporre questa figura di vescovo. Potrà essere molto utile a coloro che si stanno avvicinando alla Liturgia antica, in un momento in cui viene scatenata una vera e propria guerra alla Messa Vetus Ordo, che non è semplicemente “la Messa in Latino”, cara a coloro che vengono dipinti come “indietristi”, ma la Messa nel senso autentico del termine, cioè il Santo Sacrificio di Cristo rinnovato sull’altare, e non “la mensa eucaristica” dal sapore neoprotestante. Attraverso la Messa Antica si rivela anche la Dottrina delle Fede, tanto appassionatamente difesa da monsignor Lefebvre.
Per la quaresima del 1961, il vescovo francese Lefebvre scrisse una lettera pastorale di straordinario valore: “molti motivi devono suscitare nei nostri animi la sete della verità. Le nostre anime sono fatte per la Verità. Le nostre intelligenze, riflesso dello spirito divino, ci sono state date al fine di conoscere la Verità, di darcene la luce che ci indicherà lo scopo verso il quale deve orientarsi tutta la nostra vita… Chi si forgia una verità sua propria vive l’illusione, in una menzogna immaginaria… La corruzione dei pensieri è ben peggiore della corruzione dei costumi… È per questo che il dovere più pressante dei vostri pastori, che devono insegnarvi la Verità, è quello di diagnosticarvi quelle malattie dello spirito che sono gli errori. E come non deplorare, come già faceva san Paolo, che alcuni di coloro che hanno ricevuto la missione di predicar la Verità non han più il coraggio di dirla, oppure la presentano in un modo tanto equivoco che non si sa più dove si trova il limite fra Verità e l’errore…”
Nessuno può negare, oggi, la crisi della Fede, così come nessuno può negare la crisi della Chiesa
La visione del film su Mons. Lefebvre pone diverse domande: con Cristo, la Chiesa, il mondo ha conosciuto la Verità definitiva o no ? Per Mons. Lefebvre sì. E tutta la sua posizione, al di là dei giudizi che se ne possono dare , è conseguenza di questa profonda convinzione, che la Verità esista e sia definitiva. Dopo il Concilio Vaticano II invece, in teoria si è detto che la Verità è sempre la stessa ,ma si evolve , va ripensata in modalità moderne. Il problema è : chi è autorizzato a farlo ? E chi lo ha fatto alla fine ha alterato la Verità . Un esempio : oggi potrebbero esistere cattolici di due tipi : sedicenti cattolici che dicono di credere nel matrimonio indissolubile,ma poi in pratica per motivi “pastorali ” questa verità non è immutabile e va adattata alle circostanze, (in pratica non è più una Verità ) e altri cattolici che credono nella indissolubilità a condizione di qualsiasi sacrificio . Qual è la Verità ?. Se esiste una verità portata da Cristo , nessuno , nemmeno un Papa può cambiarla.
Il Film propone il profilo di un Pastore di Santa Romana Chiesa che lottò per la Sposa di Cristo e fu disposto a pagare un prezzo pesantissimo pur di tenere accesa la fiamma della Fede, della Santa Messa di sempre, della Tradizione.
Monsignor Lefebvre. Un vescovo nella tempesta sarà proiettato a Reggio Emilia sabato 15 aprile alle ore 15 presso il Cinema al Corso, Corso Garibaldi 14.
Il suo attacco al Concilio e la sua disobbedienza non sono da lodare nè da imitare. L'”ermeneutica della continuità” di Papa Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto ci permettono, checchè se ne dica, di capire e sviluppare i semi buoni del Concilio, che ancora debbono fruttificare, in gran parte per colpa dei due estremismi, tradizionalismo e modernismo. Ma ben pochi vogliono capirlo…
Tobia
Tobia…ripigliati, i semi buoni delconcilio? Quali?