Dobbiamo imparare a leggere i tempi e a discernerli
di Giuliva di Berardino
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SPESSO CREDIAMO CHE I SOLDI GOVERNINO IL MONDO E QUELLI CHE HANNO SOLDI CI FANNO CREDERE DI AVERE POTERE SU TUTTO… (E LA COSA PEGGIORE È CHE CI CREDONO ANCHE LORO!)
Nel Vangelo di oggi, Gesù decide di andare alla festa delle Capanne a Gerusalemme, ma di nascosto, dato che volevano ucciderlo. La liturgia comincia a farci percepire che Gesù comincia ad essere in pericolo, lo volevano morto. Eppure l’evangelista Giovanni ci comunica una condizione molto curiosa: tutti volevano catturare Gesù, “ma nessuno gli mise le mani addosso”, e continua: “perché non era ancora giunta la sua ora.” Cosa vuol dire? Vuol dire che Gesù è libero! Che governa completamente se stesso, a tal punto che Egli sa che c’è un’ora per Lui, in cui dovrà consegnarsi agli uomini. Le autorità religiose chiudono il cuore nel giudizio e cercano di sfatare il valore messianico del ministero di Gesù perché, secondo le profezie, l’origine del messia doveva essere misteriosa, Gesù si difende, dichiarando di essere l’inviato del Padre, ma, questo testo del Vangelo che oggi la liturgia ci propone, in fondo, ci annuncia che Gesù non verrà catturato, condannato a morte e appeso a una croce a sua insaputa: sa bene cosa gli accadrà e perciò è Lui stesso che decide di offrire se stesso, scegliendo liberamente di consegnarsi, ma quando sarà giunta la sua ora. Spesso crediamo che i soldi governino il mondo e quelli che hanno soldi ci fanno credere di avere potere su tutto… (e la cosa peggiore è che ci credono anche loro!).
Ricordo di aver incontrato un monaco anziano, quando vivevo in Francia, che, durante un corso di esercizi spirituali, mi aveva detto queste parole: “il vero potere dell’uomo è il tempo. Dobbiamo imparare a leggere i tempi e a discernerli, perché ogni persona ha un tempo e deve gestirlo al meglio. Ogni persona la sua ora, come Gesù, l’ora in cui completare in pienezza la propria presenza nel tempo, in questo tempo”. Quando poi ho studiato il Vangelo di Giovanni, ho subito capito il senso dell’ora di Gesù, quel compimento del tempo che Gesù ha realizzato nell’offerta di sé al Padre, per la nostra salvezza.
Allora oggi, e ogni giorno, anche noi possiamo accorgerci di essere significativi per qualcuno, di poter abitare il tempo delle nostre relazioni e, per quello che possiamo, farle crescere in qualità per gestire il tempo al meglio, in funzione della nostra ora. E ringraziamo Dio che ci dona questo tempo di Quaresima, in cui possiamo riconoscere l’ora della salvezza che dà senso anche alla nostra presenza nel tempo.
BUONA GIORNATA CON IL VANGELO DI OGGI (GV 7,1-2.10. 25-30)
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.