Dobbiamo continuare la luna di miele con Giorgia Meloni?
di Gian Piero Bonfanti
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CI RICORDIAMO DI CIÒ CHE ABBIAMO PASSATO RECENTEMENTE?
Oramai non è più un segreto per nessuno il fatto che la politica sia sempre in movimento. Mentre in apparenza tutto può lasciar pensare che sia un periodo di tranquillità e di stabilità politica, sappiamo bene che in realtà dietro alle quinte c’è molto fermento, pianificazioni, strategie.
Infatti, con un governo di centro destra voluto a larga maggioranza, sembra che ogni pretesto sia buono per poter minare la ricercata stabilità di un paese martoriato e ferito che cerca di rialzarsi.
Ne sono la riprova tutte le accuse e le illazioni di un ritorno alla dittatura fascista ed anche gli attacchi gratuiti che vengono lanciati per ogni parola che viene proferita dalla classe politica governante.
L’ultimo è quello inferto al ministro dell’interno Matteo Piantedosi, riguardo alla tragedia avvenuta a Steccato di Cutro in provincia di Crotone, dove un naufragio di un barcone di migranti ha causato decine di vittime.
Avendo pronunciato la frase “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vite dei propri figli” il ministro ora si trova in una posizione molto difficile, dovendo far fronte ad accuse di fascismo e xenofobia.
In realtà il discorso era molto chiaro e rivolto esclusivamente al cercare una soluzione affinché si potesse far comprendere a chi vuole o deve partire dal proprio paese, di non cercare di farlo in queste condizioni di viaggio disperate, che mettono in pericolo se stessi ed i propri figli.
Ma, come sappiamo, ogni pretesto è buono per cercare di demolire qualcosa che si sta costruendo. Allora si cerca l’anello debole, colui che si espone maggiormente.
È un po’ come se, dopo aver fatto dei passi in avanti per cercare di raggiungere un obbiettivo, ci sia sempre qualcuno che cerca di arretrare, di demolire quelle poche basi appena costruite.
È chiaro a tutti che questo è un momento difficile.
Il governo deve cercare di dimostrare oggi più che mai che alcuni risultati sono stati ottenuti grazie al “cambiamento”, se così si può definire.
È in pratica il momento in cui ciò che si è fatto o meno viene messo sul tavolo e viene passato al setaccio.
Ma invertire la tendenza della storia degli ultimi anni sappiamo che è molto complesso ed il rischio è quello di sembrare poco influenti, non costruttivi e non determinanti.
Qualsiasi governo non potrà mai incontrare i desideri di tutti coloro che l’hanno votato. Sarebbe troppo bello.
Ma è altresì vero che non dobbiamo dimenticare cosa abbiamo dovuto ingurgitare nelle precedenti legislature.
Vi ricordate gli accordi con la Cina per la “via della seta” e la campagna per il 5G?
Vi ricordate la incessante, martellante ed asfissiante campagna per l’ideologia di genere in tutti gli ambiti educativi?
Vi ricordate la gestione scellerata della pandemia da Covid 19? L’obbligo vaccinale e l’introduzione dell’infame patentino verde con la conseguente persecuzione di chi non ha voluto sottoporsi a vaccinazione?
Ce ne sarebbero tanti di esempi, ma ciò che ci interessa ricordare è che “non dobbiamo dimenticare”.
Oggi stiamo ancora pagando le conseguenze di tutto questo, compreso la perdita di autorevolezza del nostro paese in ambito internazionale grazie a personaggi come l’ex ministro degli esteri non adeguato alla carica e poco autorevole a livello internazionale.
Oggi ci preoccupiamo giustamente delle scelte che il governo opera in tema di guerra in Ucraina.
Ma ci chiediamo: allo stato attuale saremmo in grado liberamente di fare una scelta differente?
Detto questo, non ci vogliamo sedere tranquilli su una poltrona, e chiediamo quindi anche noi al presidente Giorgia Meloni di fare scelte oculate ed in favore della vita.
Tutto il popolo cattolico è attento alle sue mosse e questo è il momento per dimostrare che il voto dato al centro destra non sia stato buttato nel cestino.
Il mondo pro-life che ha sostenuto questo governo ha grandi aspettative ed auspica che le stesse non vengano disattese.
Pensate che bello sarebbe se, per confermare la vicinanza alle istanze di tutto il mondo cattolico, venissero istituite delle commissioni con vari esponenti pro-life.
Ci sono tante persone che hanno grandi competenze, molta empatia e non sono ancora fagocitati dalla macchina della politica.
In questo modo il governo potrebbe mantenere un contatto diretto con i suoi elettori accogliendo le istanze di tutto un popolo rivolto alla vita.
Rivolgendoci al presidente Meloni, le chiediamo di fare attenzione, perché il “vaccino” contro il suo governo è già stato inoculato, è molto pericoloso ed ha un nome: VES (Vaccino Elly Schlein).