Un libro che è anche una cassetta di Pronto Soccorso spirituale
a cura di Angelica La Rosa
–
A PICCOLI PASSI VERSO L’ORIZZONTE
“A piccoli passi verso l’orizzonte” (296 pagine, Edizioni Segno), una metafora potente della vita di ogni uomo (credente o meno), è il titolo scelto da Stefania Perna per il suo decimo libro. Il testo riporta in copertina, un dipinto, fortemente efficace e che rende possibili varie interpretazioni.
Può infatti alludere al rapporto tipico tra un padre e un figlio piccolo, così come al rapporto tra Dio e noi (che siamo sempre davanti a Lui, figli piccolissimi) o può alludere anche al concetto di “direzione spirituale” o, come oggi si dice più comunemente, “accompagnamento spirituale”.
Di certo, all’uomo moderno, fortemente fiero della sua libertà e (troppo) orgoglioso della sua ragione, può sembrare limitante avere una guida, un maestro spirituale: ma maestro, anche se è parola oggi poco amata, etimologicamente, significa solo una persona più avanti nel cammino, “magi-iter”, uno che ha percorso più strada…
E come ci si fida di esperti in ogni settore, si dovrebbe ugualmente affidare per il lavoro più serio di tutti: il proprio percorso verso Dio…
La Perna, è molto attenta nello scegliere immagini simboliche per la copertina dei suoi libri e ultimamente sta utilizzando, ovviamente con la licenza degli autori, dei veri e propri dipinti: ma capiamo ancora più chiaramente quale significato dare all’immagine di copertina, leggendo la quarta, cioè quanto scritto sul retro del libro.
“In queste pagine, una serie di piccoli consigli, che ognuno potra’ fare suoi, per parlarne con il Signore ed eventualmente calarli nella propria situazione di vita. Vanno letti lentamente, magari solo uno o due per volta e spesso sono alla seconda persona. Molti si rivolgono con il “tu”, direttamente al lettore, come se si trattasse di un dialogo. Infatti l’autrice, si limita a presentarli nelle pagine, ma non sono suoi! Di chi sono questi consigli? Di tanti dialoghi, di tanti sacerdoti (che hanno preferito rimanere ignoti) e di qualche santo. Insomma, quella che da sempre si chiama direzione spirituale, cioè aiuto per camminare “A PICCOLI PASSI VERSO L’ORIZZONTE”. Buona lettura!”.
Sfogliando le pagine, ci troviamo infatti davanti ad una vera miniera di 1600 brevi pensieri, suddivisi per argomenti, così che il lettore possa liberamente scegliere e saltare da un tema ad un altro: da Amicizia a Desiderio, da Autostima a Incomprensioni, da Paura a Senso della vita, da Aridità a Sorriso di Dio, da Vangelo a Litigi familiari, da Speranza a Chiesa etc etc…
Alcuni capitoli hanno un taglio molto concreto (come quello sui propositi), altri presentano spunti esistenziali profondi e altri ancora colpiscono per la loro brevitas … che però mantiene tanta profondità: è il caso del capitolo dal titolo Slogan.
In esso, il messaggio cristiano è presentato in forma molto originale, attraverso piccoli slogan che davvero non lasciano il lettore indifferente: qualche esempio?
“Un cristiano, nei rapporti con il prossimo, spesso non è chiamato tanto ad essere martello (che distrugge gli errori), quanto ad essere mantello!”
“Senza Dio, è la fine della speranza; con Dio, è una speranza senza fine” (Chiara Amirante)
“Passare dalla fede del “se” (se avessi, se potessi), alla fede del “sì” (Papa Francesco).
“Dio spesso non fa cose nuove; ma sempre, fa nuove tutte le cose”.
L’autrice nelle interviste, afferma di aver avuto degli ottimi maestri sia come sacerdoti, nella direzione spirituale, che nella lettura dei santi. Ecco cosa dice: “Credo che vivere la ‘comunione dei santi’, sia non solo pregarli per varie necessità, quanto conoscere i loro scritti, farli propri: se loro hanno scoperto cose belle, di certo vogliono che siano patrimonio comune: ecco, la famosa comunione dei santi!
Inoltre, io ho anche vissuto alcuni anni nei quali molti sacerdoti mi hanno aiutato a scoprire panorami soprannaturali che non sospettavo! E con questo libro, vorrei dare tale opportunità a quanti magari non hanno avuto questa felice possibilità…ci sono tanti bravi sacerdoti in giro, ma non sempre si riesce a trovarli!”
Come scrive nella prefazione don Antonello Iapicca, è “davvero geniale l’intuizione di raccogliere come in un dizionario le voci che riguardano i temi utili alla vita di ogni giorno, innervati dalla luce della fede e dell’esperienza millenaria della Chiesa. Il libro è un prontuario a cui attingere in qualunque circostanza, sapendo di trovarvi gli strumenti idonei per orientarsi e non inciampare nel cammino della fede”.
Tuttavia, non si tratta affatto di un testo scolastico o distaccato, perché, come continuiamo a leggere “il problema della vita non è muoversi, ma commuoversi!”, come afferma Nembrini citato dalla Perna. E questi consigli, ci aiutano proprio a commuoverci per muovere poi i passi di ogni giorno…
Ma questo libro è anche una cassetta del Pronto Soccorso. Si cerca la medicina, la pomata adatta per le cadute e le ferite, e si trova proprio ciò di cui si ha bisogno nei momenti difficili, di tristezza e sconforto …
Il capitolo sugli scrupoli, ad esempio, è un potente ricostituente per i momenti in cui questi ti assillano cercando di rubarti la pace. “Il padre gesuita Louis Lallemant, diceva: “Ogni proposizione condizionale che turba, viene dal demonio”. (Cioè ogni frase che comincia con un “se” o un condizionale: “Chissà se? Chissà se, ho questa vocazione? Chissà se, potrò perseverare? Chissà se, mi sono confessato bene?)”.
È verissimo, e credo che questo libro sia una gomma capace di cancellare i “se” che bussano alla nostra mente”,
In una recente intervista, la Perna faceva notare come il primo argomento è Amare, e l’ultimo è Vocazione: “Non ho deciso di metterli io in questo modo, ma credo molto nelle … coincidenze che sono poi Dio-incidenze! In effetti, non avrei potuto sintetizzare meglio il senso di tutto il libro!
Credo infatti che il percorso cristiano, la vocazione per eccellenza, sia proprio l’amore: verso Dio e verso gli altri! Quand’anche mancasse qualunque altro ruolo eterno o ufficiale, ci resta sempre la possibilità di amare. Ed è la più grande! Come capì santa Teresina, che avrebbe voluto seguire tutte le vocazioni, andare in missione etc…ma alla fine scriveva: ”Compresi che la Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile. Capii che solo l’amore, spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Allora con somma gioia ed estasi dell’animo gridai: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l’amore!
Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto me lo hai dato tu, o mio Dio. Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore ed in tal modo sarò tutto e il mio desiderio si tradurrà in realtà”.
Concludendo, con le parole di Don Antonello Iapicca, ringraziamo l’autrice “per questo strumento agile e ricco di spunti per meditare e di aiuti per procedere nel cammino verso il Cielo. Un libro che, nella sua semplice immediatezza, non mancherà di fare del bene a tante persone”.