Giappone, il governo propone di aumentare l’età del consenso sessuale a 16 anni
di Angelica La Rosa
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ATTUALMENTE IL CONSENSO È A 13 ANNI, IL CHE FAVORISCE L’ABUSO SUI MINORI
Il governo giapponese propone di aumentare l’età del consenso sessuale a 16 anni e, di conseguenza, vuole rendere un reato i rapporti sessuali con i minori di 16 anni.
Attualmente l’età legale del consenso nel Paese nipponico è una delle più basse al mondo, 13 anni.
La misura fa parte delle riforme del codice penale del paese, che secondo i critici sono attese da tempo e urgentemente necessarie per proteggere i minori vulnerabili dai crimini sessuali.
Il governo intende presentare un emendamento al codice penale durante l’attuale sessione parlamentare.
Sebbene le modifiche proposte renderanno illegali i rapporti sessuali con minori di 16 anni, indipendentemente dal consenso, è prevista un’eccezione per i rapporti tra giovani di almeno 13 anni con una differenza di età inferiore a cinque anni.
Per affrontare le difficoltà nel provare l’aggressione sessuale in situazioni in cui la vittima non può resistere, le revisioni chiariranno anche otto atti che costituiscono una mancanza di consenso, tra cui intossicazione, uso di droghe, abuso di potere e controllo psicologico.
Anche i termini di prescrizione dei procedimenti penali saranno estesi da 10 a 15 anni per i rapporti sessuali forzati o lo stupro, e da 15 a 20 anni per le aggressioni al pudore con lesioni.
Nella foto di copertina Ken Saito, Ministro della Giustizia del Giappone