Revocare le onorificenze a criminali come Josip Broz Tito
a cura di Angelica La Rosa
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I NOSTRI MARTIRI DELLE FOIBE, LA LORO STORIA, I MASSACRI COMPIUTI DAI PARTIGIANI TITINI, IL DRAMMA DELL’ESODO GIULIANO-DALMATA ERANO ESCLUSI DALLA NARRAZIONE
Nei giorni scorsi il gruppo di Fratelli d’Italia ha depositato il PDL a prima firma Rizzetto, Foti e Matteoni per la revoca dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana al maresciallo Tito.
Il dittatore comunista jugoslavo responsabile del massacro delle Foibe aveva ricevuto il titolo di Cavaliere di gran croce dell’ordine al merito della Repubblica italiana nel 1970, gli anni del “rumore del silenzio” in cui i libri di storia omettevano l’eccidio di italiani ad opera dei comunisti slavi. Decenni in cui i nostri martiri, la loro storia, i massacri compiuti dai partigiani titini, il dramma dell’esodo giuliano-dalmata erano esclusi dalla narrazione.
L’ordine al merito della Repubblica Italiana fu istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.“. Il Presidente della Repubblica è il Capo dell’Ordine.