di Angelica La Rosa

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UN AGENTE DI POLIZIA DI PORT WENTWORTH (GEORGIA) È STATO MESSO IN CONGEDO AMMINISTRATIVO DOPO AVER RIFIUTATO DI RIMUOVERE UN POST DI FACEBOOK CHE DICEVA: “IL MATRIMONIO SI RIFERISCE A CRISTO E ALLA CHIESA. ECCO PERCHÉ NON ESISTE IL MATRIMONIO OMOSESSUALE”

Un agente di polizia di Port Wentworth, in Georgia, ha affermato di essersi sentito costretto a dimettersi dopo aver difeso le sue opinioni sul matrimonio eterosessuale. Il diciannovenne è stato messo in congedo amministrativo dopo aver rifiutato di rimuovere un post di Facebook che diceva: “Il matrimonio si riferisce a Cristo e alla chiesa. Ecco perché non esiste il matrimonio omosessuale”. A Jacob Kersey è stato, infatti, detto che la sua opinione avrebbe potuto mettere in discussione “la sua obiettività durante lo svolgimento dei suoi doveri d’ufficio”.

“Benvenuti alla versione della rivoluzione sessuale del 1984”, ha detto la presidente del Ruth Institute, la dottoressa Jennifer Roback Morse. “Questo giovane è rimasto fedele alle sue convinzioni. È stato perseguitato e alla fine ha perso il lavoro per aver difeso i suoi valori religiosi”.

Secondo la dottoressa Morse il suo intervento “non ha espresso ostilità nei confronti di alcun gruppo. Ha semplicemente affermato la sua opinione sulla natura del matrimonio. Ironia della sorte gli è stato detto che poteva citare la Scrittura ma che poteva commentare il versetto”.

“Sotto la rivoluzione sessuale, la libertà di parola sta diventando la reliquia di un’epoca passata”, ha detto la Morse. “Gli unici pensieri che è permesso esprimere sono quelli che non sfidano il Grande Fratello…”.

“Oggi in America sei libero di esprimere qualsiasi punto di vista sul matrimonio, l’omosessualità, l’aborto o il transgenderismo, purché sia ​​approvato dall’establishment. Altrimenti, finisci in un sacco di guai”, ha concluso la dottoressa Morse.