Quante volte ci esponiamo al male e non lo vediamo neppure…

Quante volte ci esponiamo al male e non lo vediamo neppure…

di Giuliva Di Berardino

BASTA POCO, ANCHE SOLO UN GESTO O UNA PAROLA, PER PERMETTERE A DIO DI REALIZZARE IL SUO DESIDERIO DI PACE E DI BENE PER QUESTA UMANITÀ

Nel Vangelo di oggi troviamo questa frase che Gesù dice agli apostoli che gli raccontavano “tutto quello che avevano fatto e insegnato”: “venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un pò”. E gli apostoli, per invito del Maestro, si imbarcano verso un altro luogo, ma, purtroppo, non è possibile riposare perché si vedono preceduti dalla folla. Così Gesù scende dalla barca, preso dalla compassione per quelle persone che erano, ci informa il Vangelo, “come pecore che non hanno pastore”.

Ecco, dunque, davanti a noi oggi si mettono a fuoco due aspetti importanti: il primo aspetto sono le parole di Gesù. Esse esprimono il desiderio di Dio per tutti i suoi figli: Dio desidera la pace, il riposo dalla fatica, soprattutto dalla santa fatica di servire il Signore fino al punto di non avere neanche il tempo di mangiare, come gli apostoli!

Il secondo aspetto solo le azioni di Gesù. Nonostante avesse dichiarato il suo desiderio che gli apostoli fedeli potessero godere in solitudine il dovuto riposo, Gesù non ordina loro di far cambiare direzione alla barca fino a quando si trovi un posto più tranquillo. No! Il Maestro in persona compie un’azione: Egli scende dalla barca e sta con la gente. Gesù è Colui che si avvicina a tutti quelli che hanno bisogno di ascolto, di comprensione, di amicizia. Egli è il buon pastore, anzi, il bel pastore che raduna tutte le pecore! E Gesù ha compassione di tutti noi, quando siamo come pecore senza pastore.

Pensiamo forse che non siamo mai stati come pecore che non hanno pastore? Tutti noi lo siamo stati! E lo siamo ancora, quando ci esponiamo al male e alla morte, anche senza volerlo! E dobbiamo ringraziare solo Gesù che ci vede e ci salva! Quante volte ci esponiamo al male e non lo vediamo neppure? Forse che quelle persone che seguivano Gesù e i suoi apostoli sapevano di essere come delle pecore senza pastore? E’ Gesù che ha avuto compassione di loro, ha colto il loro bisogno più profondo  ed è sceso dalla barca.

Ecco dunque gli apostoli cosa hanno vissuto quel giorno e cosa hanno voluto raccontarci consegnandoci questo Vangelo: Gesù ha un desiderio di pace per i suoi servi fedeli e per tutta l’umanità, ma per realizzare questo Suo desiderio è necessario che noi ci prendiamo cura l’uno dell’altro! E’ necessario far circolare la carità tra noi, perché possiamo sentire che tra noi c’è il Pastore bello che ci raduna, il Pastore buono che ci ama: Gesù, che ci protegge da ogni male e che offre la sua vita per noi! Scendiamo anche noi dalla barca delle nostre comodità, spinti dalla compassione, come Gesù, per prenderci cura dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Basta poco, anche solo un gesto o una parola per permettere a Dio di realizzare il suo desiderio di pace e di bene per questa umanità.

Buona giornata con il Santo Vangelo di oggi:

Marco 6,30-34

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

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