Spese fisse, 1 famiglia su 3 non riesce ad affrontarle mentre il mainstream fa “distrazione di massa”
di Angelica La Rosa
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IL 23% DELLE FAMIGLIE ITALIANE NON SONO IN GRADO DI GESTIRE UNA SPESA IMPREVISTA DI 1.000 EURO
L’ottavo Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane redatto dalla Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa), presentato il 26 gennaio scorso, riporta dati inquietanti, mentre i mezzi di comunicazione di massa mainstream continuano a parlare di tutto, a fare “distrazione di massa”, invece di occuparsi dei bisogni reali dei cittadini italiani.
Il Rapporto è stato curato da Nadia Linciano (coordinatrice), Daniela Costa, Monica Gentile, Paola Soccorso, Valeria Caivano, si è avvalso del supporto nell’analisi dei dati di Chiara Tenerini e della segreteria editoriale e progettazione grafica di Eugenia Della Libera, Lucia Pierantoni e Paola Maione.
Nel Rapporto 2022, che si basa sull’indagine ‘L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane’ somministrata nei mesi di giugno e luglio 2022 da GfK Italia a un campione rappresentativo degli investitori italiani, il dato che balza subito in vista è quello relativo alla crescita della percentuale delle famiglie “fragili”, ossia quelle famiglie che riscontrano notevoli difficoltà nel far fronte a spese fisse e ricorrenti, portandosi al 37% del campione (era il 33% nel 2021).
In sostanza vuol dire che poco più di una famiglia su tre non riesce ad affrontarle le spese fisse. Un dato che si può aggiungere è quello delle famiglie “esposte”, vale a dire quei nuclei familiari che dichiarano di non essere in grado di gestire una spesa imprevista di 1.000 euro. Si tratta del 23%.
E’ aumentata la quota di italiani che risparmia per motivi precauzionali (dal 40% del 2021 al 45% del 2022) e chi risparmia per comprare una casa (dall’11% al 15%) ma “metà delle famiglie italiane non riescono a risparmiare”.
Il presidente della Consob, Paolo Savona, intervenendo alla presentazione del Rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane 2022, ha spiegato che “l’inflazione ha da sempre legami con la quantità di moneta e questa con il finanziamento della spesa pubblica attraverso l’indebitamento statale: essa opera come una tassa occulta e iniqua violando il fondamento democratico della no taxation withour rapresentation, cioè nessuna tassazione senza rappresentanza”.