L’Unione Europea ambisce a diventare la nuova Organizzazione delle Nazioni Unite?
di Daniele Trabucco* e Filippo Borelli**
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LE ISTITUZIONI EUROPEE FANNO POCO O NULLA PER PERSEGUIRE UNA VIA DIPLOMATICA PER LA RISOLUZIONE DEL CONFLITTO
In data 19 gennaio 2023 il Parlamento europeo ha votato una risoluzione (atto non vincolante per nessuno) circa l’istituzione di un tribunale speciale che si occupi del crimine di aggressione della Federazione Russa contro la Repubblica d’’Ucraina.
Facciamo chiarezza. I primi Tribunali penali internazionali furono il Tribunale di Norimberga istituito con l’Accordo di Londra dell’08 agosto 1945 tra Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Sovietica per perseguire i crimini commessi dai nazisti, ed il Tribunale di Tokyo istituito con un proclama del generale MacArthur del 19 gennaio 1946 per perseguire i crimini di guerra commessi dai giapponesi.
Furono, poi, istituiti dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite due Tribunali penali internazionali: con risoluzione n. 808/1993 il Tribunale sui crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia e con risoluzione n. 955/1994 il Tribunale sui medesimi crimini in Ruanda.
E’ quindi di tutt’evidenza che l’eventuale istituzione di un Tribunale Speciale Internazionale deve necessariamente passare attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e proprio qui incominciano i problemi perché con certezza la Russia e, forse, anche la Cina eserciterebbero il diritto di veto.
Dovrebbe chiarire il Parlamento Ue quale procedura diversa ed alternativa intravede per istituire questo Tribunale Speciale Internazionale. Nel frattempo si perde tempo dietro ad enfatiche ed inutili risoluzioni che contano nulla, ma le istituzioni europee fanno poco o nulla per perseguire una via diplomatica per la risoluzione del conflitto.
* Costituzionalista
** Avvocato