Un vero e proprio richiamo ai nostri doveri

Un vero e proprio richiamo ai nostri doveri

di Gian Piero Bonfanti

SULLE ORME DI SAN PAOLO: UNA VISIONE DEL MONDO MOLTO ATTUALE

Oggi più che mai è importante mettere in atto quanto contenuto nella lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (12:6-16).

“Fratelli: Abbiamo doni diversi a seconda della grazia a noi data: chi ha la profezia, se ne serva secondo le norme della fede; chi il ministero, eserciti il ministero; chi ha il dono di insegnare insegni; chi di esortare esorti; chi dà del suo lo faccia con semplicità; chi sta al comando governi con sollecitudine; chi fa opera di misericordia lo faccia con gioia”.

Un vero e proprio richiamo ai nostri doveri.

Oggi infatti, dopo il periodo nefasto di pandemia e lockdown, apparentemente sembra che la tensione nelle nostre vite sia calata e si riscontra in alcune persone rassegnazione ed in altre appagamento.

In realtà è proprio questo il momento in cui ognuno dovrebbe mettere in campo i doni ricevuti, anche considerando che in calendario ci sono diversi appuntamenti ai quali fare fronte nel prossimo futuro.

Non è certo “tirando i remi in barca” che i problemi si risolvono.

Quindi ben venga chi si può impegnare in politica, chi in ambito culturale e sociale, o chi grazie ai suoi doni può aiutare dal punto di vista solidale o comunitario.

Tutto questo è importante farlo secondo gli insegnamenti dei grandi santi:

“L’amore sia senza simulazione. Aborrite il male, attenetevi al bene; vogliatevi bene gli uni gli altri con amore fraterno; prevenitevi a vicenda nel rendervi onore; non siate pigri nello zelo; siate ferventi nello spirito; servite il Signore; siate lieti nella speranza; pazienti nella tribolazione; perseveranti nella preghiera: Partecipi delle necessità dei santi: Propugnatori di ospitalità”.

Inoltre è proprio oggi che lo spirito cristiano e la nostra Chiesa può dimostrare di fare la differenza.

È nostra caratteristica infatti quella di rivolgerci al prossimo con quella Caritas Cristiana che ci dona la possibilità di perdonare il prossimo.

Prosegue infatti la lettera:

“Benedite i vostri persecutori: benedite e non maledite. Godete con chi è nella gioia, piangete con chi piange: abbiate tra voi gli stessi sentimenti: non aspirate a cose alte, ma accontentatevi delle umili”.

Questi compiti potranno sembrare difficili a molti dei nostri lettori, ma è necessario continuare a considerare gli insegnamenti dei nostri Santi come indispensabili ed attuali, cercando di metterli in pratica.

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