Gesù, il vero sole, è nato davvero il 25 dicembre
di Piera Di Girolamo
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IL “CALENDARIO GIUBILARE” DEGLI ESSENI CI PERMETTE DI RISALIRE AL GIORNO DELLA NASCITA DI GESÙ E CI SPIEGA PERCHÉ FESTEGGIAMO IL NATALE IL 25 DICEMBRE
Il termine Natale è da ricondursi all’aggettivo latino “Natalis” che significa “qualcosa che riguarda la nascita” e indica per antonomasia il giorno della nascita di Gesù. In origine la festa del Natale era associata al rito pagano del “Natalis Solis Invicti” (Nascita del Sole), un culto molto diffuso in tutto l’Impero Romano. Aureliano consacrò il tempio del “Sol Invictus” in onore della dea Mitra il 25 dicembre 274, giorno in cui, secondo i romani, cadeva il solstizio d’inverno che poneva fine al giorno più corto – e quindi di minor luce – e inaugurava, con l’allungarsi delle giornate, il periodo di maggiore luminosità. Fu nel 330 che l’Imperatore Costantino decretò il festeggiamento della nascita di Gesù facendolo coincidere con la festività del Sol Invictus. In seguito, nel 337, Papa Giulio I rese ufficiale la data del Natale da parte della Chiesa Cattolica come riportò nei suoi scritti San Giovanni Crisostomo nel 390: «In questo giorno, 25 dicembre, anche la natività di Cristo fu ultimamente fissata in Roma». Il Natale divenne così la festa cristiana in cui veniva celebrata la nascita del “Vero Sole”, venuto nel mondo per sconfiggere le tenebre: Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
Nella Sacra Scrittura troviamo diversi riferimenti a questo “Sole nascente” in cui si intravede la venuta al mondo di Gesù. In Isaia leggiamo: «Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse» (Is 9,1-2). E ancora in Malachia: «Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla» (Mal 3, 20-21). Ma questo evento straordinario è realmente accaduto il 25 dicembre? Ippolito di Roma fu il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque realmente il 25 dicembre nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204. Tesi confermata in seguito da un discorso di Papa Liberio (352-366), tenuto a San Pietro nel 353.
Riguardo al Nuovo Testamento gli unici evangelisti che riportano la nascita di Gesù sono Matteo e Luca, ma nessuno di loro fornisce indicazioni precise dal punto di vista cronologico. Tuttavia, da un’approfondita analisi del vangelo di Luca da parte del prof. Shemaryahu Talmon, dell’Università Ebraica di Gerusalemme, si evince che il 25 dicembre è realmente il giorno in cui nacque Gesù. Per giungere a questa affermazione il prof. Talmon studiò attentamente il Libro dei Giubilei, chiamato anche “Piccola Genesi”, (uno scritto del II secolo a.C trovato fra i Rotoli del Mar Morto) mettendolo a confronto con le notizie riportate appunto nel Vangelo di Luca. Ma entriamo nel merito di questa eccezionale analisi. Il Libro dei Giubilei racconta la storia del mondo dalla creazione all’Esodo, e la suddivide in Giubilei, periodi di 49 anni che vanno a formare il “Calendario Giubilare” in uso in quel tempo nella comunità essena di Qumran. La ricerca di Talmon parte dal racconto che fa Luca circa l’apparizione dell’Arcangelo Gabriele a Zaccaria nel Tempio, in cui gli viene annunciato che sua moglie Elisabetta – anziana e sterile – gli avrebbe dato un figlio che avrebbe chiamato Giovanni (Lc 1, 5-13). Sappiamo che Zaccaria faceva parte di una delle 24 “Classi Sacerdotali” che prestavano il loro servizio al tempio due volte all’anno per una settimana, secondo cadenze fisse. La sua Classe era l’ottava, e precisamente quella di Abìa. In base al Calendario Giubilare, egli prestò il suo servizio nell’ultima settimana di settembre, fra il 23 e il 25. Da questo si desume che Elisabetta concepì alla fine di settembre.
Nel suo vangelo Luca narra anche che Maria, dopo l’Annunciazione – e quindi appena dopo aver concepito – si recò da sua cugina Elisabetta mentre quest’ultima era al sesto mese di gravidanza: «In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna in fretta, e si diresse verso una città della Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria il bambino sussultò nel grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”» (Lc 1, 39-43). «Maria – racconta ancora Luca – rimase con lei (con Elisabetta) circa tre mesi (fino alla nascita di Giovanni), poi tornò a casa sua» (Lc 1, 56). In base a ciò che narra Luca nel vangelo, l’Annunciazione fatta dall’angelo a Maria è da collocarsi sei mesi dopo che Elisabetta ebbe concepito.
Dice infatti il testo evangelico: «Nel sesto mese – qui si intende il sesto mese di gravidanza di Elisabetta – l’angelo fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria» (Lc 1, 26-27). E poco più avanti leggiamo ancora: «Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, […]. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”». (Lc 1, 35-37). Considerando che – facendo riferimento al Calendario Giubilare – Elisabetta rimase incinta a fine settembre, è plausibile che Maria ebbe l’Annunciazione e concepì a fine marzo. È da notare il fatto che proprio il 25 marzo è per i cristiani il giorno in cui viene celebrata l’Annunciazione. La gravidanza di Maria si può dunque porre nello spazio di tempo che va dal 25 marzo al 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù, giorno in cui si festeggia il Santo Natale.
25 dicembre 2023.
Per essere assolutamente certi che Gesu’ e’ nato il 25 dicembre basterebbe porsi una domanda: e’ possibile che la Vergine Madre Maria, avendo concepito per mezzo dello Spirito Santo abbia dimenticato il giorno di nascita di suo Figlio che, coincidentalmente, e’ anche Figlio di Dio?
Lei e’ l’unica che puo’ aver riferito all’evangelista Luca il giorno di nascita di Gesu’.
Diamolo per scontato: Gesu’ Cristo, Figlio di Dio, partorito da Maria Vergine, Vergine prima, durante e dopo il parto, e’ nato davvero il 25 dicembre.
Ben vengano comunque, altre fonti che confermano la Parola della Vergine Madre.
A proposito: buon Natale 2023 da Betlemme.