Minacce choc alla Meloni e Crosetto finisce nel mirino dei “paci-finti”
di Angelica La Rosa
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GRAVISSIME MINACCE A GIORGIA MELONI E ALLA FIGLIA GINEVRA: “CI VUOLE LA MORTE DI LEI E SUA FIGLIA”. UN MILITANTE “PACIFISTA” GIUSTIFICA LA VIOLENZA FISICA CONTRO IL MINISTRO DELLA DIFESA
“Attenta che ti arriva un coltello in pancia a te e tua figlia, tu togli il reddito e io uccido tua figlia SICURO”. E’ questa una delle minacce online che è arrivata nei giorni scorsi alla leader di Fratelli d’Italia e Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.
La riforma, parziale, del reddito di cittadinanza voluta dal nuovo governo ha scatenato le reazioni violente di molti avventori del web. “Ci vuole la morte di lei e sua figlia”, ha scritto un utente su Twitter. E sempre sullo stesso social si legge: “Ricorda che mi costringi ad annientare la tua vita se tocchi il rdc ci sei? Non scherzo io mi faccio 40 di carcere almeno mangio, io ti sventro”. Ed ancora: “Veramente attenta, finiscila co sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza senno ti ammazzo ma lo capisci? E non sarò da solo…”. Un uomo ha aggiunto: “quando poi vedi tua figlia in una pozza di sangue potrai piangere quanto vuoi”.
“Apprendo con sconcerto delle gravissime minacce giunte via social contro il presidente Giorgia Meloni. Se c’è un limite oltre il quale nulla può essere più derubricato, oggi quel limite è stato ampiamente superato. Arrivare a intimare la morte e non escludere dalle minacce nemmeno le persone più care alla premier è agghiacciante. Ed è il frutto di un clima di tensione e di odio che va subito stroncato. Mi auguro che questo episodio faccia riflettere tutti e venga condannato con determinazione senza alcun distinguo”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
“Questo episodio inqualificabile è il prodotto del clima di odio fomentato dalla narrazione falsa di chi sul disagio sociale cerca di lucrare facili consensi. Violenze e minacce non fermeranno una donna coraggiosa come lei, impegnata a risollevare l’Italia dopo anni di pessimi governi”, ha dichiarato il sottosegretario all’Attuazione del programma di governo Giovanbattista Fazzolari.
“Se qualcuno pensa di condizionare l’azione di questo governo con la violenza si sbaglia di grosso. Mi auguro una condanna trasversale verso l’accaduto”, ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Non se la passa meglio il Ministro della Difesa Guido Crosetto. Un manifestante ad un corteo “pacifista” di Roma, parlando di possibili atti di violenza da parte della gente “esasperata per la possibile cancellazione del reddito di cittadinanza” ha spiegato in un’intervista che se la violenza colpirà Crosetto, “non mi strapperò i capelli”.
“Sono disgustato come cittadino, preoccupato come persona, ma mi dà la forza di combattere di più, quella mano è stata armata da chi come Conte e alcuni giornalisti hanno fomentato l’odio”, ha commentato il ministro della Difesa Guido Crosetto ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4.
“Porro mi ha fatto vedere un filmato nel quale un ‘pacifista’ giustificava la violenza fisica contro di me. Con tranquillità serafica. Come se fosse giusto usare violenza contro una persona solo perché si è messa al servizio di un’Istituzione. Grazie, grazie di cuore, da parte mia e della mia famiglia, a chi semina odio solo per vendere una copia in più o per avere un voto in più, sapendo che quell’odio farà germogliare violenza”, ha scritto su Twitter il ministro.
“Da mesi assistiamo ad una pericolosa escalation di minacce e violenza che fanno tornare alla mente anni bui già vissuti dalla nostra Nazione. Condannare ‘senza se e senza ma’ questi episodi è un dovere di tutti. All’amico Guido la mia sincera solidarietà”, ha scritto in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Solidarietà a Crosetto anche da Italia Viva: “La violenza non è mai giustificabile. Solidarietà al ministro Guido Crosetto”, ha scritto su Twitter Raffaella Paita, presidente del gruppo di Italia Viva al Senato.
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