In una scuola di Empoli maschi vestiti da ballerine
di Angelica La Rosa
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MASCHI VESTITI DA BALLERINE PER INCONTRI DI VOUGING
Ad Empoli un Istituto scolastico ha aderito ad un progetto che prevede incontri di Vouging, cioè un particolare tipo di ballo che, oggi, è molto diffuso dalla comunità Lgbt.
Secondo quanto scrive IlGiornale.it, una professoressa di scienze motorie ha aderito al progetto ed ha reso obbligatorio (anche per i minorenni) il corso, che partirà tra qualche giorno.
Al reclamo di uno studente la coordinatrice della classe ha risposto – come hanno fatto sapere a Il Giornale fonti interne all’istituto – che la professoressa di scienze motorie ha comunicato al ragazzo “che il corso è obbligatorio e che nella prima lezione gli studenti dovranno fare due ore di ballo in cui si scambieranno i ruoli, i maschi saranno vestiti da femmina e viceversa” e non ci saranno “opzioni di uscita né la possibilità di dissociarsi”.
Chiara La Porta, deputata di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Istruzione.
“Si chiede se ritiene opportuno che dei ragazzi minorenni a scuola vengano costretti, in orario di lezione, a prendere parte a lezioni di ballo Lgbtqia+, con cambio di vestiti fra maschi e femmine”, ha scritto la deputata.
“È inaccettabile e lesivo delle libertà personali obbligare dei ragazzi minorenni a seguire un corso in cui ci si scambiano ruoli e vestiti e dal quale non sarebbe possibile nemmeno astenersi e che sembra possa influire addirittura sulle valutazioni finali dell’andamento scolastico”, ha spiegato a IlGiornale.it la deputata. “Questi tipi di progetti non sono altro che l’ennesimo tentativo di inculcare e diffondere la teoria gender nelle scuole. Un metodo che lede gravemente la libertà educativa dei genitori”.