La continua persecuzione di Daniel Ortega e la reazione dei vescovi
di Angelica La Rosa
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I VESCOVI NICARAGUENSI ESPRIMONO LA LORO PREOCCUPAZIONE PER LE MIGLIAIA DI PERSONE CHE STANNO LASCIANDO IL PAESE MESOAMERICANO
La Conferenza Episcopale del Nicaragua (CEN) ha espresso la sua preoccupazione per le migliaia di persone che stanno migrando a causa della crisi nel Paese e ha affermato che “è il riflesso di un dramma umano che ci interpella”.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha indicato che “l’instabilità politica che ha prevalso in Nicaragua dall’aprile 2018 ha costretto circa 200.000 persone a fuggire da persecuzioni e violazioni dei diritti umani”.
La maggior parte di queste persone (150.000) è andata in Costa Rica, un paese vicino. Il numero di nicaraguensi che hanno chiesto protezione in Costa Rica dal 2018 supera il numero di persone fuggite dalle guerre civili centroamericane negli anni ’80.
Nel messaggio di Avvento pronunciato lo scorso 16 novembre, i vescovi della conferenza hanno affermato che la gioia che porta il tempo di preparazione al Natale non impedisce ai vescovi di “riconoscere le preoccupazioni che abbiamo per gli eventi sociali, politici ed economici nella nostra patria”. In particolare, tra le altre, la crisi migratoria, che è “il riflesso di un dramma umano che ci interpella”.
I presuli hanno assicurato che “anche in mezzo all’incertezza e alla sofferenza, il regno di Dio è presente nella nostra storia e tra noi si manifestano molteplici segni di un mondo nuovo” ma in Nicaragua “dobbiamo camminare tutti insieme, nessuno deve essere lasciato indietro. Dobbiamo avere tutti la possibilità di svilupparci e fare del Nicaragua un Paese di fratelli. Cerchiamo sempre di fare il bene, in modo da parlare sempre più da fratelli e mettere da parte l’individualismo”.
La situazione migratoria dei nicaraguensi peggiora con il recente annuncio del presidente del Costa Rica, Rodrigo Chaves, che ha affermato che prenderà misure per fermare l’arrivo di più persone da quel paese. Il presidente ha detto che queste persone entrano affermando di essere “rifugiati politici” quando in realtà sono “rifugiati economici” in fuga dalla crisi del Paese vicino, guidato dalla dittatura di Daniel Ortega.
L’avvocato e ricercatrice Martha Patricia Molina ha rivelato in un nuovo rapporto che negli ultimi anni la Chiesa cattolica in Nicaragua ha subito quasi 400 attacchi.
«Nicaragua: una Chiesa perseguitata?» è un rapporto di 228 pagine che registra un totale di 396 attacchi contro i cattolici.
Il documento presenta le ostilità subite dalla Chiesa in Nicaragua sotto la dittatura di Ortega e di sua moglie, la vicepresidente Rosario Murillo, dal 2018 al 2022.
Mostra anche un resoconto dettagliato di profanazioni, sacrilegi, attacchi, rapine, minacce, incitamento all’odio e sacerdoti in esilio, “risultati della persecuzione del governo”.