Parte della società ha approcci folli al transgenderismo e all’aborto
di padre Seán Sheehy*
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L’OMELIA CHE HA FATTO DISCUTERE DEL PARROCO IRLANDESE SHEEHY: “RARAMENTE SENTIAMO PARLARE DI PECCATO, MA LA SITUAZIONE È FUORI CONTROLLO E LO VEDIAMO, AD ESEMPIO, NELLA PROMOZIONE DELL’ABORTO E DELL’IDEOLOGIA GENDER“
La cosa più triste oggi è che raramente sentiamo parlare di peccato, ma la situazione è fuori controllo. E lo vediamo, ad esempio, nelle azioni dei nostri governi. Lo vediamo nella promozione dell’aborto. Lo vediamo, ad esempio, in questo approccio folle al transgenderismo. Lo vediamo, ad esempio, nella promozione del sesso tra due uomini o due donne. Questo è peccaminoso. È un peccato mortale. E la gente sembra non accorgersene. Ma è un dato di fatto, una realtà. E dobbiamo ascoltare Dio al riguardo, perché se non lo facciamo, allora non c’è speranza per quelle persone.
Dio sta dicendo a tutti noi oggi: “Guarda, hai la responsabilità di cercare coloro che si sono persi. Tu hai la responsabilità di richiamare le persone alla consapevolezza del fatto che il peccato è distruttivo, che il peccato è dannoso“.
Da cattolici onoriamo i santi. Perché sono santi? Perché si sono pentiti e hanno chiesto perdono. Come disse qualcuno una volta, il paradiso è pieno di peccatori convertiti. Così oggi, Dio ci dice: “Sono venuto a chiamare i peccatori, ma se non ammetti di essere un peccatore, allora non stai ascoltando la mia chiamata, e non c’è niente che io possa fare per te“. Insomma è una strada a doppio senso.
Ci sono persone a cui non piacerà quello che stiamo scrivendo. Ma il giorno in cui moriranno, scopriranno che quello che stiamo scrivendo non è qualcosa che abbiamo inventato, non è una nostra idea, è ciò che Dio sta dicendo. E il giorno in moriremo, scopriremo che è la verità.
La nostra preghiera per la gente è che non sia troppo tardi per la gente. Ma come faranno le persone a sapere che Dio vuole perdonarle se non glielo diciamo? Come faranno le persone perdute a trovare la loro strada se noi, come popolo di Dio, non le chiamiamo e diciamo “Guarda, Dio ti ama. È venuto a chiamare i peccatori. Ma vuole che tu abbia la vita e l’abbia in pienezza. Perché è quello che vuole. Vuole che tu viva la vita al massimo. Ma poiché lui è l’autore della vita, possiamo solo viverla, con e nella sua grazia, con la forza del suo spirito”.
Per averci chiamato e per averci spinto a prendere coscienza della nostra peccaminosità, dovremmo rivolgerci a Lui dicendo: “Signore, ti prego, perdonami“. Ed è molto disponibile a farlo. Ed è in quel perdono che sperimentiamo che Dio ci salva da Satana e da tutti i suoi trucchi e menzogne. E ha molti trucchi e bugie.
Qualche settimana fa ho parlato con una donna. Sua figlia di 17 anni era uscita con gli amici a Tralee, è tornata a casa e ha dato a sua madre un preservativo. Sua madre gli ha detto: “Dove l’hai preso?“. Ha detto che un furgone dell’Health Service Executive (HSE) stava consegnando queste cose a Tralee. E ho detto, “mio Dio, questo sta promuovendo la promiscuità“. È orribile, orribile. E quindi, come cristiani, dobbiamo difendere Dio. E se non lo facciamo, allora non c’è speranza per molte persone. Così oggi il Signore ci parla molto chiaramente e ci chiama ad essere suo popolo e a beneficiare della sua compassione, del suo amore, della sua misericordia.
* nostra traduzione di un estratto dell’omelia pronunciata il 1° novembre 2022 nella St Marys Church (contea Kerry, Repubblica d’Irlanda)