Alcuni vescovi inglesi e gallesi continuano a promuovere le “messe Lgbt”
di Angelica La Rosa
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PER I VESCOVI INGLESI E GALLESI È PIÙ IMPORTANTE FAR “SENTIRE ACCOLTE” LE PERSONE LGBT+ CHE RICORDARE LA DOTTRINA CATTOLICA SULLA MORALE SESSUALE
Il rapporto sinodale dell’episcopato di Inghilterra e Galles è andato sulla stessa linea del resto delle Chiese occidentali nel senso di “deplorare l’esclusione del popolo Lgbt+” e, il vescovo di Salford John Arnold, in dichiarazioni a LifeSiteNews, ha discutibilmente confermato che si continuerà nelle diocesi con la promozione delle “messe Lgbt+”.
Far “sentire accolte” le persone LGBT+ sarebbe dunque più importante che ribadire la Dottrina cattolica sulla morale sessuale, ha affermato il vescovo Arnold al portale cattolico canadese, confermando così una politica di avvicinamento alla lobby Lgbt+ che da anni è presente in quella Chiesa nazionale.
Per molti anni, le diocesi cattoliche in Inghilterra e Galles hanno tenuto “messe” Lgbt+, spesso fortemente sostenute dai vescovi locali, a scapito dell’insegnamento cattolico. Le più note sono le famigerate “messe di Soho” nell’arcidiocesi di Westminster e, più recentemente, le “messe” Lgbt+ nell’arcidiocesi di Liverpool e nella diocesi di Clifton.
Pensando al futuro, il vescovo di Salford ha detto a LifeSiteNews che tale sostegno da parte dei vescovi inglesi non cambierà.
“Quando hai una messa Lgbt+ c’è un gran numero di persone non Lgbt+ che sono lì perché sono familiari e amici, e che sono solo preoccupati di essere lì per solidarietà”, ha spiegato il Vescovo di Salford. “Diciamo che l’insegnamento del Vangelo nella sua interezza include certamente questioni di sessualità e celibato, ma noi formiamo una comunità in cui le persone si sentano accolte“.
Con buona pace degli insegnanti bimillenari della Chiesa Cattolica in materia…