Dal Tribunale di Roma una sentenza ideologica che elimina mamma e papà dai documenti
di Jacopo Coghe*
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CANCELLARE DALLA CARTA DI IDENTITÀ DI UNA BAMBINA LA DICITURA PADRE E MADRE E INSERIRE “GENITORE” PER RIFERIRSI A DUE DONNE, REPUTANDOLE ENTRAMBI MADRI, È PURA IDEOLOGIA ED È UNA COLOSSALE MENZOGNA
Cancellare dalla Carta di Identità di una bambina la dicitura padre e madre e inserire “genitore” per riferirsi a due donne, reputandole entrambi madri, è pura ideologia ed è una colossale menzogna, che va contro il Decreto Salvini, attualmente in vigore.
I bambini nascono da una madre e da un padre ed è una verità scientifica e incontrovertibile anche se la XVIII sezione del Tribunale di Roma vorrebbe ideologicamente affermare il contrario. Ancora una volta viene cancellato il diritto dei minori a vedersi riconosciuti un padre e una madre.
Con questa sentenza si crea un precedente gravissimo, perché si legittimano due donne o due uomini ad essere entrambi “genitori” dello stesso bambino, dunque aprendo la strada anche ad altre legittimazioni come con l’illegale e barbaro utero in affitto.
È necessario un intervento immediato del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per far rispettare il Decreto Salvini e dare chiare disposizioni agli uffici dell’anagrafe affinché queste decisioni non trovino alcuna legittimazione sui registri.
* Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus