Russia: arriva il primo via libera della Duma alle sanzioni anti-propaganda Lgbt
di Angelica La Rosa
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LA DUMA HA ADOTTATO IN PRIMA LETTURA UN DISEGNO DI LEGGE SULLE MULTE PER LA PROPAGANDA LGBT NELLA FEDERAZIONE RUSSA
In Russia la Duma di Stato (la camera bassa dell’Assemblea federale della Federazione Russa) ha adottato in prima lettura un disegno di legge sulle multe a chi promuove rapporti sessuali “non tradizionali” (cioè omosessuali) e la pedofilia.
L’articolo 6.21 del Codice degli illeciti amministrativi verrebbe quindi adeguato con l’estensione alla responsabilità della propaganda LGBT non solo diretta ai minori, ma anche agli adulti. Se l’atto è commesso nei media o su Internet, la sanzione sarà fino a 400 mila rubli (6,537 euro) per i cittadini e fino a cinque milioni per le persone giuridiche. Gli stranieri possono essere multati fino a 400 mila rubli, arrestati fino a 15 giorni o espulsi dalla Federazione russa.
La proposta di legge introduce nel codice amministrativo due nuovi articoli anche sulla pedofilia. Il primo stabilisce la responsabilità della promozione della pedofilia sotto forma di una multa fino a 800 mila rubli per i cittadini e fino a dieci milioni di rubli per le persone giuridiche (un cittadino straniero per questo può essere multato fino a 800 mila rubli ed espulso dal Paese).
Viene inoltre introdotto un articolo per punire la “diffusione tra i minori di informazioni che mostrano relazioni sessuali e orientamenti sessuali non tradizionali, o in grado di indurre i minori a desiderare di cambiare sesso“. Questo articolo implica la punizione sotto forma di una multa fino a 200 mila rubli per i cittadini russi e fino a quattro milioni di rubli per le persone giuridiche.
Adottate in prima lettura, le modifiche alle leggi sulla pubblicità, i media e l’informazione vietano anche la diffusione di contenuti che promuovono relazioni e preferenze sessuali “non tradizionali“. La normativa propone inoltre di istituire un meccanismo per limitare l’accesso dei minori alle informazioni loro vietate.
Come ha affermato in assemblea Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, all’impianto complessivo della disciplina anti-propaganda Lgbt potrebbero essere anche presentati emendamenti in seconda lettura che, fra l’altro, potrebbero in teoria prevedere persino inasprimento delle sanzioni.