Biden stanzia migliaia di dollari per “spettacoli” pro-Lgbt destinati a minori
di Angelica La Rosa
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IL GOVERNO FEDERALE DEGLI STATI UNITI INVIA MONTAGNE DI DOLLARI IN ECUADOR PER PROMUOVERE L’IDEOLOGIA LGBT FRA I MINORI MA INCONTRA LA PROTESTA DEI POLITICI CONSERVATORI E DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DEL PAESE SUDAMERICANO
Il governo federale degli Stati Uniti, a guida democratica, ha reso noto di aver stanziato migliaia di dollari per spettacoli con drag queen destinati a minori in Ecuador. Il Dipartimento di Stato ha spiegato che tali finanziamenti, inviati nelle scorse settimane, avrebbero lo scopo di “promuovere la diversità e l’inclusione” nel Paese sudamericano.
In particolare l’Amministrazione Biden ha inviato una donazione di 20.600 dollari per finanziare “laboratori” di drag queen e spettacoli teatrali per i giovani partecipanti ai corsi presso l’Abraham Lincoln North American Ecuadorian Center, a cui partecipano minori della città di Cuenca (Ecuador).
Il sito web del Dipartimento di Stato ha osservato che, per raggiungere il presunto obiettivo di promuovere “diversità e inclusione“, il centro culturale in questione terrà “tre laboratori, 12 spettacoli di drag theatre e un documentario di due minuti” con scadenza il 31 agosto 2023.
Alicia Boroto, direttrice dell’Abraham Lincoln North American Ecuadorian Center, ha dichiarato che il programma di sponsorizzazione cerca di fornire un ambiente ideale per “lo scambio culturale e l’espressione creativa degli adolescenti e giovani, al fine di promuovere fra di loro i valori della tolleranza“. Ha anche affermato che le relative attività “si rivolgono a giovani dai 15 anni in su, con il consenso dei genitori“.
Non la pensa così il politico ecuadoriano Héctor Yépez che ha affermato come l’intera questione costituisce “un attacco contro i valori della stragrande maggioranza degli ecuadoriani“. “Mi rattrista – ha denunciato l’esponente del partito liberal-conservatore Creando Oportunidades (CREO) – che le tasse delle famiglie nordamericane vengano sprecate per pervertire i valori di altri Paesi, quando invece dovremmo rafforzare la sicurezza in Ecuador visto che stiamo attraversando la peggiore crisi criminale nella storia nazionale“.
Martha Villafuerte, presidente di Familia Ecuador, ha definito il contributo degli Stati Uniti una iniziativa “irresponsabile” e “incoerente con tutte le basi culturali della società ecuadoriana“. “È preoccupante – ha aggiunto la Villafuerte – che questo centro culturale si presti a presentare progetti e spettacoli con contenuti non adatti a minori e giovani, invece di impiegare soldi per borse di studio o programmi di assistenza economica ai bambini bisognosi del nostro Paese”.
La presidente dell’associazione familiare ha anche evidenziato che il modo “silenzioso” con il quale sono stati stanziati i finanziamenti statunitensi denuncia il fatto “che i promotori ben sanno che l’iniziativa se conosciuta sarebbe respinta dalla stragrande maggioranza della popolazione ecuadoriana“, e questo non è né corretto né democratico, ha concluso.