I poveri sul pianeta saranno presto oltre 2 miliardi, ma secondo la politica mondiale non esistono…

I poveri sul pianeta saranno presto oltre 2 miliardi, ma secondo la politica mondiale non esistono…

di Angelica La Rosa

IN LIBRERIA OGGI “I POVERI NON ESISTONO” DEL GIORNALISTA RAI GIANNI GARRUCCIU

I poveri non esistono per chi non vuol guardare. In realtà, sono sempre più vicini a noi, abitano le case a fianco alle nostre, spesso abitano anche le nostre. I poveri non esistono “lontano”, ma sono sempre più vicino, fino a identificarsi con noi, con i nostri figli, con le generazioni che verranno.

I poveri non esistono come numeri, ma sì come volti, voci, che interrogano ogni giorno ciascuno. I poveri non esistono dove si costruiscono muri per tenerli lontano: muri che non sono solo di cemento o di filo spinato, ma muri fisici, psicologici, di indifferenza.

I numeri sono agghiaccianti: con la pandemia da Covid-19 e per le conseguenze della guerra Russia-Ucraina, i poveri sul pianeta saranno presto oltre 2 miliardi. E intanto si affacciano i vecchi e i nuovi schiavismi. Mentre le donne e i bambini sono quelli che pagano il prezzo più alto.

Ma il mondo vuole davvero mettere fine alla povertà? O a qualcuno fa comodo che i Paesi poveri restino tali e che anche la gran parte di noi diventi sempre più tale?

Dopo il libro “Fame. Una conversazione con Papa Francesco“, Gianni Garrucciu prosegue la sua ricerca occupandosi delle povertà del mondo nel libro “I poveri non esistono” (Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2022, pp. 216, euro 18). Riprendendo il discorso col Pontefice l’autore coinvolge le grandi personalità e le Istituzioni che si occupano del problema (il World Food Programme, cioè il Programma alimentare mondiale portato avanti dalle Nazioni Unite, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’International Labour Organization, cioè l’Organizzazione internazionale del lavoro, ActionAid, la Comunità di Sant’Egidio, l’Unicef, cioè il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, la Caritas, Save the Children, ed ancora economisti, missionarie, missionari, operatori umanitari e tanti altri).

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