Polonia, un disegno di legge per incarcerare chi insulta o ridicolizza la fede
di Angelica La Rosa
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SE LA PROPOSTA DI LEGGE ENTRERÀ IN VIGORE, CHIUNQUE, AD ESEMPIO, METTERÀ ALLA BEATA VERGINE MARIA UN’AUREOLA LGBT O FARÀ UN MEME CHE RIDICOLIZZA PAPA GIOVANNI PAOLO II POTRÀ ESSERE PUNITO CON DUE ANNI DI RECLUSIONE
“Viviamo in un momento di crescente aggressività nei confronti di persone che hanno la volontà e il coraggio di ammettere la propria fede”, ha affermato Zbigniew Ziobro, ministro della Giustizia e leader di Polonia Unita (Solidarna Polska). “Per attuare pienamente la libertà di religione è necessario modificare il codice penale, che oggi non garantisce a sufficienza la tutela dei credenti”, ha aggiunto Ziobro.
Così il suo partito ha presentato un disegno di legge per incarcerare chiunque insulti o ridicolizzi la fede religiosa. In Polonia è già reato, punibile con la reclusione fino a due anni, l’offesa ai sentimenti religiosi altrui, insultando pubblicamente anche un oggetto di culto religioso o un luogo destinato alla celebrazione pubblica di riti religiosi.
Con la nuovo proposta chiunque pubblicamente insulterà o ridicolizzerà la Chiesa potrebbe essere incarcerato fino a tre anni. Il disegno di legge, presentato al parlamento polacco da uno dei partiti della coalizione nazionale-conservatrice al potere nel paese, è stato sostenuto da quasi 400mila firme raccolte dai cittadini in meno di tre mesi. Infatti, dopo non aver ricevuto il sostegno del principale partito al governo, Diritto e Giustizia (PiS), Polonia Unita ha deciso di presentare la proposta come una cosiddetta iniziativa legislativa dei cittadini. Ziobro ha detto che parlerà con la presidente del Parlamento Elżbieta Witek per chiedere che i lavori sul disegno di legge inizino “il prima possibile”.
Il portavoce del PiS Radosław Fogiel ha dichiarato che il disegno di legge “è in linea con i valori che condividiamo” e “apprezziamo il coinvolgimento dei nostri colleghi della Polonia unita”.
Se questa proposta di legge entrerà in vigore, chiunque, ad esempio, metterà alla Beata Vergine Maria un’aureola LGBT o farà un meme che ridicolizza Papa Giovanni Paolo II potrà essere punito con due anni di reclusione, come anche chiunque protesterà in una chiesa.