Un possibile profilo identitario per la scuola del terzo millennio
di Angelica La Rosa
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IN LIBRERIA “LA SCUOLA DIFFICILE”
Sulla scuola è stato detto e scritto davvero di tutto, trattandosi di un’istituzione da secoli centrale per il progresso delle società, per l’alfabetizzazione dei popoli e per la formazione degli individui.
Indicare prospettive di miglioramento, o anche solo di cambiamento, è praticamente impossibile relativamente a un contesto così complesso quale quello scolastico.
Consapevole della parzialità di qualsiasi posizione e della fragilità di qualsiasi tentativo esplicativo, Valeria Rossini ha provato a guardare la scuola senza retorica, con il giusto distanziamento che solo consente di dare fiducia alla sua insostituibile funzione di istruzione, educazione e socializzazione delle nuove generazioni, di riconoscere la fatica e la dedizione di chi in essa lavora in qualità di dirigente, docente, collaboratore, esperto.
“La scuola difficile” (Edizioni San Paolo 2022, 220 pagine, euro 18) si propone di tratteggiare un possibile profilo identitario della scuola del terzo millennio, sempre più protagonista del dibattito politico e della vita pubblica, ma spesso vittima di investimenti economici insufficienti e di scarsa credibilità sociale.