La più importante e nota tra le devozioni popolari

La più importante e nota tra le devozioni popolari

di Piera Di Girolamo

LA BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO: LA FESTA ISTITUITA DA PIO V A RICORDO DELLA BATTAGLIA DI LEPANTO E DELLA VITTORIA DEI CRISTIANI SULL’IMPERO OTTOMANO. A POMPEI IL CENTRO DI DIFFUSIONE DELLA PRINCIPALE DEVOZIONE CRISTIANA

Il 7 ottobre di ogni anno la Chiesa cattolica festeggia la Memoria della “Beata Vergine Maria del Rosario”. L’origine del culto è attribuito all’apparizione di Maria a San Domenico di Guzmán (1170-1221) a Prouille, nel primo convento da lui fondato. Secondo il racconto del beato Alano della Rupe (1428-1475), San Domenico, durante la sua permanenza a Tolosa nel 1212, ebbe una visione della Vergine Maria e la consegna del prezioso oggetto: il Rosario. Era stata accolta la sua preghiera di avere uno “strumento” per combattere, non con la violenza, ma con la preghiera, l’eresia albigese. Nacque così la devozione alla corona del rosario che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna.

Questa festa mariana è tra le più importanti ricorrenze della tradizione religiosa cattolica ed è collegata alla famosa Battaglia di Lepanto. In quella occasione – era il 7 ottobre 1571 – le navi della Lega Santa, composta dalla Spagna, dallo Stato della Chiesa e da Venezia, sconfissero le flotte dell’impero ottomano. Prima della partenza per la guerra, uno stendardo benedetto dal Pontefice Pio V raffigurante – su fondo rosso – il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo, sormontato dal motto costantiniano “In Hoc Signo Vinces”, era stato issato sulla nave ammiraglia “Real” che era sotto il comando del Principe don Giovanni d’Austria, insieme all’immagine della Madonna e la scritta “S. Maria succurre miseris”. Questo era stato l’unico simbolo a sventolare in tutto lo schieramento cristiano all’inizio della battaglia. I cristiani attribuirono il merito della vittoria alla protezione di Maria, che avevano invocato recitando il rosario prima della battaglia. L’anno successivo, nel 1572, papa Pio V (1504-1572) istituì la festa con il nome di “Madonna della Vittoria” e la fissò il 7 ottobre, in ricordo perenne della battaglia di Lepanto. In seguito, il suo successore, Papa Gregorio XIII (1502-1585) la confermò cambiandone il nome in “Festa della Madonna del Rosario”.

ll Santuario principale della Beata Vergine del Rosario è la Basilica situata nella città di Pompei di cui la Vergine è patrona. La sua costruzione si deve al Beato Bartolo Longo (1841-1926) definito da Papa Giovanni Paolo II nel giorno della sua beatificazione “l’uomo della Madonna”.
Sono più di 4 milioni i pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo che ogni anno si recano in questo particolare luogo, ai piedi della Vergine del Rosario, per rivolgere a Lei le proprie preghiere e chiedere grazie di ogni genere, guarigioni fisiche e spirituali, e per ringraziarLa dei benefici ottenuti. Al Santuario di Pompei si sono recati anche Papa Giovanni Paolo II (1920-2005), Papa Benedetto XVI e Papa Francesco che con grande devozione hanno pregato dinanzi al quadro della Madonna del Rosario. Il dipinto attribuito alla scuola del famoso pittore napoletano Luca Giordano, risale al XVII secolo, anche se non se ne conosce l’effettiva data di realizzazione. Raffigura la Madonna in trono con Gesù in braccio; ai suoi piedi, san Domenico e santa Caterina da Siena. La Vergine reca nella mano sinistra la corona del Rosario che porge a santa Caterina, mentre Gesù, poggiato sulla sua gamba destra, la porge a san Domenico. L’immagine è stata in seguito incoronata con un diadema d’oro da papa Leone XII (1760-1829).

Della Vergine del Rosario è celebre la Supplica, scritta nel 1883 dal Beato Bartolo Longo come “Atto d’amore alla Vergine” e che si recita in due occasioni: l’8 maggio, giorno in cui ricorre l’anniversario della posa della prima pietra del Santuario di Pompei (era l’anno 1876), e la prima domenica di ottobre, mese dedicato tradizionalmente al Rosario. La Supplica è un’invocazione recitata dai credenti in tutto il mondo, una preghiera popolare e universale per la pace, per la salute del corpo e dell’anima e per la salvezza dell’umanità.

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