Il Cardinal Sarah: “o restiamo con Cristo o precipitiamo nella società secolarizzata e atea”
di Angelica La Rosa
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LE RIFLESSIONI DEL CARDINALE ROBERT SARAH DURANTE UN RITIRO SPIRITUALE A CRACOVIA
Il Cardinale Robert Sarah ha partecipato Cracovia ad un ritiro spirituale dal titolo “Che cosa dice lo Spirito alla Chiesa oggi?“, una attività che si è svolta presso il Centro Salvatoriano per la Formazione Spirituale della città polacca.
Il porporato ha indicato che “ognuno ha di fronte una scelta: restare saldi con Cristo, vivere il suo Vangelo, o seguire una società secolarizzata e atea“.
Il Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha sottolineato che “Dio si fa trovare da coloro che lo cercano“, ma “l’uomo postmoderno” non solo “non lo cerca, ma lo respinge e lo cancella“. Come diceva san Giovanni Paolo II, “viviamo in una cultura le cui caratteristiche e contenuti sono spesso contrari al Vangelo e alla dignità umana. Ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze del rifiuto di Dio nelle società moderne, che toccano anche la Chiesa. Tra questi, ha elencato una crisi dei valori umani e morali fondamentali, nonché la confusione nella Chiesa riguardo alla verità rivelata da Dio. – La confusione nasce dalla perdita della sacralità all’interno della liturgia, e la sua conseguenza è l’indebolimento dell’identità sacerdotale. La fede nella presenza reale di Cristo in mezzo a noi nell’Eucaristia si indebolisce“.
Il cardinale africano avverte che l’orgoglio e l’autosufficienza portano “all’oscuramento dell’intelligenza, alla chiusura del cuore e all’esclusione di Dio“.
Per accettare la rivelazione, ha spiegato il card. Sarah, c’è bisogno di riconoscersi piccoli, “mendicanti davanti a Dio. E ha assicurato che Dio non può entrare nelle nostre vite se siamo adoratori del nostro ego. Smettiamola di adorare noi stessi. Riconosciamo che siamo piccoli per imparare da Colui che è un Dio umile dal cuore gentile. In ogni Eucaristia Dio viene a noi mite, umile, piccolo“.