Centodieci detenuti completano il Cammino di Santiago

Centodieci detenuti completano il Cammino di Santiago

di Angelica La Rosa

UN’ALTERNATIVA TEMPORANEA AL CARCERE: “AIUTA A RICORDARE E RIFLETTERE SUI CRIMINI COMMESSI IN OGNI MOMENTO

Nelle scorse ore sono arrivati ​​a Santiago di Compostela, nella Spagna nord-occidentale, 110 detenuti provenienti da quindici diverse carceri del Paese. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Penitenziaria, è consistita nella partecipazione al Cammino di questi detenuti assieme a 45 volontari e vari funzionari carcerari. Ogni gruppo ha fatto un percorso diverso ma tutti si sono incontrati alla fine al Monte do Gozo, una collina nei pressi di Santiago di Compostela, nella comunità autonoma della Galizia.

Diversi detenuti hanno condiviso la loro esperienza spiegando che si è trattato di un’esperienza arricchente. Uno di loro ha per esempio dichiarato che “così tanta aria fresca e libertà ti dà molto tempo per pensare, ricordare e riflettere i crimini commessi in ogni momento della tua vita. Questo serve per continuare sulla via della rinascita“.

Un altro detenuto che ha partecipato al pellegrinaggio ha spiegato che questo tipo di iniziative aiutano persino “a connettere di più“.

Il direttore del Dipartimento che si occupa della pastorale penitenziaria della Conferenza Episcopale Spagnola, Florencio Roselló, ha commentato da parte suo che “il carcere è un mondo pieno di fallimenti. Arrivare a fare il Cammino aiuta molto i detenuti. Anche il rapporto tra loro si intensifica”.

All’evento hanno partecipato anche funzionari della Polizia Penitenziaria che hanno voluto fare così un’esperienza forte a contatto con i detenuti per cercare di vivere, dialogare e interagire meglio con loro.

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