L’inganno dell’astrologia è quanto mai attuale
di Pietro Licciardi
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PER MOLTI E’ UN GIOCO RITENUTO INNOCUO, PER ALTRI UNA OSSESSIONE. PER TUTTI RAPPRESENTA UN PERICOLO PER L’ANIMA
Quanti sono gli italiani che credono nell’astrologia? Tanti. E quanti i cattolici che ogni giorno danno almeno una sbirciatina all’oroscopo? Troppi.
Secondo lo psichiatra Tonino Cantelmi, professore di cyberpsicologia alla Università europea di Roma (Uer), che sull’argomento ha svolto varie ricerche, sono 9 persone su 10 quelle che non resistono al richiamo delle rubriche astrologiche su riviste, quotidiani e naturalmente internet, con un 3% di compulsivi, ovvero persone che si fanno pesantemente influenzare in ogni aspetto della vita. Pare che persino il presidente americano Ronald Reagan non prendesse decisioni importanti prima di aver consultato il proprio astrologo, e non è il solo.
Giorgio Galli nel 1995 ha scritto un libro, La politica e i maghi , edito da Rizzoli, per documentare lo stretto legame tra certi personaggi appartenuti alla storia e l’occulto, come Adolf Hitler, anche lui sensibile al responso degli astri, o Benito Mussolini, a quanto pare assai superstizioso a dispetto del suo carattere scettico e pragmatico. Niente di strano dunque se, come qualche anno fa ha rilevato dall’Osservatorio anti-plagio sono circa 13 milioni gli italiani che si rivolgono ai maghi o “specialisti dell’occulto” anche per cercare di sapere quale sarò il proprio futuro. Tuttavia l’astrologia – scienza degli astri – rappresenta un pericolo per l’anima e anche per l’equilibrio psichico delle persone.
Originariamente “astrologia” era sinonimo di “astronomia” e le due parole si usarono indifferentemente fino al primo secolo dopo Cristo e anche oltre ma oggi l’astrologia designa una scienza che presume di determinare i vari influssi che gli astri esercitano sull’uomo, determinando il carattere delle persone, le loro scelte e le loro azioni, e i vari eventi della storia.
La Chiesa ha espresso la sua condanna fin dall’antichità. Il Concilio di Toledo del 586 senza tanti complimenti affermo che «Se qualcuno pensa che si deve credere all’astrologia, sia anatema» riferendosi alla mentalità allora abbastanza diffusa secondo la quale le azioni umane si dovevano imputare agli astri; ma questo negava la libertà dell’uomo. Anche S. Agostino si è espresso sull’argomento: «Gli astrologi pretendono che vi sia nel cielo la causa inevitabile del peccato: sono Venere o Saturno o Marte che ci hanno fatto compiere questa o quella azione, volendo che sia senza colpa l’uomo, che è carne e sangue e verminosa superbia, e la colpa ricada su colui che ha creato e regge il cielo e le stelle» (S. Agostino, Confessioni, IV, 3). E ancora: «Bisogna riconoscere che quando gli astrologi dicono il vero, ciò avviene sotto una ispirazione occultissima che le anime umane subiscono senza saperlo. E siccome ciò avviene allo scopo d’ingannare gli uomini, è opera di spiriti immondi e seduttori, ai quali è permesso di conoscere alcuni dati veri sulle cose temporali. Per questo il buon cristiano deve guardarsi dagli astrologi e da tutti coloro che esercitano l’arte divinatoria, specialmente se predicono il vero; affinché la sua anima non venga irretita da essi mediante il commercio con i demoni, in un’intesa con questi» (ID., Super Gen. ad litt., 11, 17).
Dopo tali autorevoli parole ci potremmo anche fermare qui, tuttavia… E’ vero che i corpi celesti, in modo particolare la luna, esercitano un influsso sulla natura, tanto che i contadini tengono conto delle sue fasi per la semina o per il travaso del vino e insieme con altri fattori metereologici possono influire pure sull’umore delle persone e su eventi come il parto. Ma «non possono esercitare un influsso diretto sull’intelletto e la volontà» (S. Tommaso, Somma Teologica, I-II, 9, 5).
Come ha osservato Karl H. Peschke: «L’astrologia scientifica con le sue grossolane classificazioni secondo le costellazioni non è mai in grado di dare un oroscopo veramente individuale per ogni singola persona. Le posizioni delle stelle, per tutti coloro che sono nati approssimativamente nello stesso tempo, sono le stesse, il che dovrebbe condurre allo stesso oroscopo e di conseguenza allo stesso destino per tutti. Decine di persone hanno lo stesso oroscopo di Napoleone, Goethe o Gandhi. Ma chi di loro ha avuto gli stessi talenti o lo stesso destino? Questo non è vero neppure per i gemelli» (K.H. Peschke, Etica cristiana).
L’oroscopo per molti è una moda e un gioco, credendola sostanzialmente innocua e utile, mentre altri fanno dipendere le loro decisioni dalla lettura del segno zodiacale. Per lo più si tratta di gente che non crede in Dio o non pratica la religione, anche se purtroppo vi sono casi di credenti che credono lecito conciliare religione e superstizione e magari si credono pure buoni cristiani. Per tutti sarebbe invece fondamentale capire che quanto più sono ritenuti innocui certi legami col male, tanto più sono subdoli e portano a chiudersi alla luce divina.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica condanna senza tentennamenti l’astrologia: «Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che «svelino» l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo» (C CC 2116 ).
Dio può rivelare l’avvenire ai suoi profeti o ad altri santi, non certo all’uomo della strada, il quale non deve fare altro che abbandonarsi con fiducia nelle mani della Provvidenza per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo. Il fatto poi che talvolta i giudizi siano corrispondenti al vero, non significa che il mezzo usato sia lecito. San Paolo avverte che il demonio si traveste sovente da angelo di luce (cfr. 2 Cor 11,14).
Ricorrere all’astrologia sapendo che Dio e la Chiesa la condannano, significa mettere la propria vita nelle mani di altre forze, che non sono quelle divine. Se qualcuno vi chiede di che segno siete, rispondete che il vostro unico segno di riconoscimento è Gesù Cristo e non altre sciocchezze.