Votare il 25 settembre è essenziale: altrimenti si rischia la postdemocrazia agognata da plutocrati e aspiranti stregoni
di Sergio Caldarella
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GLI ITALIANI STANNO PAGANDO, CON DUREZZA INAUDITA, LE CONSEGUENZE DELLE SCELLERATEZZE INIZIATE NEL 2020 E CONTINUATE FINO AD OGGI
Quello che è avvenuto in Italia, dalla fine di gennaio del 2020, è qualcosa che trascende la solita miseria e dipendenza delle classi dirigenti italiane. Con il 2020 si è aperta una ferita nella politica democratica che ha dato luogo ad una svolta verso territori ancora inesplorati e distanti non soltanto dalla decenza, dalla compassione e dalla verità, ma anche da quei principi costituzionali che stavano a guardia del sistema democratico.
Tutto questo vuol dire che sono bastati i pochi anni di una breve legislatura per condurre il Paese nell’anticamera di una pericolosissima post-democrazia: un territorio nuovo ed insidioso. Forse si dimentica con troppa facilità che l’Italia “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (art. 11 della Costituzione), un principio letteralmente calpestato da questa classe politica irresponsabile oltre ogni limite.
Mai si era vista, nella storia repubblicana, una classe politica così incosciente e scriteriata: per trovare degli esempi bisogna forse tornare al tronfio Mussolini quando annunciava, dal balcone di palazzo Venezia, che l’italietta di allora dichiarava guerra agli Stati Uniti del 1941. Ben nota – oggi – la pertinente osservazione di Giovanni Ansaldo subito dopo il discorso del dittatore: “ma il Duce l’ha mai visto l’elenco telefonico di New York?” Ovviamente non passò molto affinché gli italiani tutti iniziassero a pagare le pesanti conseguenze di quell’estrema irresponsabilità trovandosi centinaia di bombardieri sulle loro teste.
Almeno di quei tempi si può dire che non erano democratici, ma una democrazia come quella italiana non avrebbe innanzitutto il dovere di perorare la pace e rifiutare l’orrore della guerra? Questo è, chiaramente, soltanto il momento più estremo raggiunto dalla politica attuale e gli italiani stanno già pagando, con durezza inaudita, le conseguenze delle scelleratezze iniziate con il decreto di gennaio 2020 e continuate fino ad oggi.
La gran parte dei media generalisti vendono la grave situazione economica e sociale del Paese come il prodotto di fattori esterni che vanno dal Covid a Putin, ma solo un popolo ipnotizzato dagli schermi della disinformazione può arrivare a credere che sia un virus a firmare dei decreti legge ed un capo di Stato straniero a stampare moneta. I danni di ogni genere provocati sulla socialità a partire dal 2020 sono danni provenienti da precise decisioni politiche e la stessa inflazione dilagante nei Paesi occidentali è derivata dall’eccesso di quantità di denaro in circolazione che, com’è noto, per l’Italia non viene stampato dalla Banca centrale russa!
Lo scenario attuale, e la grave indifferenza per l’elementarietà costituzionale che questa classe politica trasmette anche alla gran parte degli italiani, dovrebbe quantomeno indicare l’essenzialità del voto del 25 settembre 2022, evidenziando il rischio che queste elezioni possono segnare, ossia il passaggio del Rubicone verso imponderabili territori della postdemocrazia tanto agognata da plutocrati e aspiranti stregoni. Se il cittadino verrà, com’è purtroppo facile temere, ulteriormente irretito dall’apparato mediatico con cui si trasforma il falso in vero ed il vero in falso, questa volta, come in altri drammatici momenti della storia italiana, ne va davvero della sua esistenza.
Per le prossime elezioni del 25 settembre, i residenti all’estero, sono già stati deprivati della possibilità di esprimere un voto secondo i canoni della democrazia in quanto le schede per i collegi esteri mancano, per esempio, delle nuove liste che vanno da Italia Sovrana e Popolare fino ad Italexit.
Sulle schede elettorali che saranno consegnate per il voto sul territorio italiano sono presenti tutte le liste ed è possibile poter far sentire la propria voce alla classe politica priva di tutto, al di là di ogni intendimento che non sia quello del piccolo interesse e ignara di qualunque etica democratica. Mai il Paese ha visto una tale classe d’individui sprofondati tra poltrone di porpora ed oboli d’ogni genere per i quali sono capaci di svendere anima e cuore insieme all’esistenza dei loro concittadini. Non crediamo che nella memoria repubblicana italiana, nonostante la travagliata ed a volte sconcertante storia dal 1946 ad oggi, si sia mai visto un parlamento di tal fatta, come quello che abbiamo avuto nella precedente legislatura.
Per questi, e tanti altri motivi, il 25 settembre 2022, è essenziale andare a votare!
È se il 90% degli elettori non andasse a votare. Vi immaginate lo scenario che ne verrebbe fuori?
Sarà educativo leggere i vostri commenti e considerazioni.
Ricordate che il 25 settembre siete dei leoni. Dal 26 settembre per cinque anni tornerete ad essere della pecore.
Raffaele Founder DEMOCRAZIA SPERIMENTALE EXPERIMENTAL DEMOCRACY DEMOCRAZIA SPERIMENTALE ROMA LA RIVOLUZIONE DEL FARE DELLA POLITICA UN PASSO AVANTI. Sperimentiamo Democrazia partecipata.
Sì, non ci vuole molto ad immaginare lo scenario che ne verrebbe fuori: ossia il 10% di quelli che vanno a votare eleggerebbero il 100% del parlamento! Proprio un gran risultato.
Siamo ancora una solida liberal-democrazia rappresentativa; e il sistema, in cui comandano i nostri rappresentanti, appunto, ha dato prova, non è molto, di funzionare ancora assai bene (Draghi, ad esempio, è stato fatto fuori per un giuoco di palazzo).
Troppo allarmismo io ravvedo nel testo di sopra. Ingiustificato.
Da dove si dovrebbe evincere la presunta “solidità?” Dal fatto che la Costituzione, prima garanzia di una democrazia moderna, viene ignorata come se non vi fosse? Oppure Lei ritiene che un decreto legge, a partire dal 2020, possa avere più valore degli articoli costituzionali come blaterano anche certi costituzionalisti di Corte? Insomma è come se nulla fosse accaduto, vero? Tutto normale, andiamo avanti così? Senza vedere il dirupo dove tutto questo sta portando? Inflazione alle stelle, problemi sanitari di ogni genere, sfasciamento del tessuto sociale, sostegno alla guerra, totale indifferenza da parte della classe politica alle esigenze essenziali del cittadino come nutrirsi e riscaldarsi ed una vergognosa manipolazione della realtà sui media sono tutte cosucce? Aggiungo che i giuochi di palazzo c’erano anche con Richelieu o persino sotto Nerone e Caligola, dunque non mi paiono una prova democratica. Esser vigili e preoccupati per quanto avviene non è allarmismo ma mero buonsenso.