La California vuole diventare il santuario per i minori trans
di Angelica La Rosa
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CON UN PROVVEDIMENTO IN VIA DI APPROVAZIONE IL GOVERNATORE DEMOCRATICO DELLA CALIFORNIA POTREBBE CONSENTIRE AI TRIBUNALI DELLO STATO DI SOTTRARRE AI GENITORI LA POTESTÀ SANITARIA SUI PROPRI FIGLI MINORENNI CHE SI OPPONGANO AL LORO DESIDERIO DI “CAMBIARE SESSO”
La California potrebbe diventare uno “stato santuario” degli States nel quale i minorenni di tutta la nazione potranno ricevere i c.d. bloccanti della pubertà, ormoni sessuali oppure ottenere direttamente interventi chirurgici per rimuovere parti sane del corpo e “cambiare sesso”, con o senza il consenso dei loro genitori.
È probabile, infatti, che il governatore democratico Gavin Newsom firmi nei prossimi giorni il provvedimento federale SB 107, consentendo così ai tribunali statali di operare in “giurisdizione temporanea di emergenza” su qualsiasi bambino presente in California e su chiunque possa portare un minore nello Stato allo scopo di fargli “cambiare sesso”.
Ignorando il crescente corpo di prove mediche che mostrano il danno causato da questi interventi medici e chirurgici sui bambini, la California vuole così superare i suoi confini e offrire questi interventi a tutti i bambini degli Stati Uniti, nonostante l’eventuale opposizione dei rispettivi genitori o chi ne eserciti la potestà genitoriale.
Il disegno di legge sopra citato ordina infatti ai tribunali californiani di ignorare il diritto fondamentale dei genitori di prendere decisioni sull’assistenza sanitaria dei propri figli minorenni negandogli, inoltre, l’accesso ad ogni tipo di informazioni mediche che li riguardano.
Secondo molti osservatori il provvedimento SB 107 rischia di ingenerare un vero e proprio caos giuridico nei tribunali statunitensi poiché i minori verrebbero illegalmente portati in California allo scopo di ricevere i neo-istituiti universali servizi di “transizione di genere”. Si tratta, in definitiva, di un tentativo senza precedenti da parte di un singolo Governatore di controllare i bambini degli altri 49 stati federali, un attacco anti-costituzionale ai diritti dei genitori.
Finora quattro Stati hanno già approvato, e altri 15 stanno valutando, apposite leggi per proteggere i minori e le loro famiglie dai danni causati da inibitori della pubertà, ormoni sessuali e interventi chirurgici che alterano la loro identità biologica. Lo Stato della Florida, in particolare, ha recentemente approvato delle Linee guida che affermano che lo standard di cura per gli adolescenti con disforia di genere non dovrebbe includere bloccanti della pubertà, terapia ormonale, chirurgia progettata per cercare di cambiare il sesso biologico o il controverso intervento psicoterapeutico che i suoi sostenitori chiamano “transizione sociale”.
La legge della California, invece, se approvata, introdurrà un principio di accesso illimitato a procedure pericolose e sperimentali in grado di causare danni irreversibili e permanenti ai minori.