Donna ottantenne sorprende travestito negli spogliatoi ma è lei che viene allontanata!
di Angelica La Rosa
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UNA DONNA DI 80 ANNI A PORT TOWNSEND, WASHINGTON, È STATA DEFINITIVAMENTE BANDITA DALL’YMCA (YOUNG MEN’S CHRISTIAN ASSOCIATION) LOCALE PER ESSERSI OPPOSTA A UN UOMO CHE, IN COSTUME DA BAGNO DA DONNA, VOLEVA FARE LA DOCCIA NEGLI SPOGLIATOI DELLE DONNE
Una donna di 80 anni a Port Townsend, Washington, è stata definitivamente bandita dall’YMCA (Young Men’s Christian Association) locale per essersi opposta a un uomo che, in costume da bagno da donna, voleva fare la doccia negli spogliatoi delle donne.
“Una donna di 80 anni che usa la piscina da decenni viene bandita dalla struttura mentre il dipendente maschio che si fa chiamare Clementine può stare nello spogliatoio femminile con le altre donne e le bambine. Questo è un oltraggio”, ha commentato la dottoressa Jennifer Roback Morse, presidente del Ruth Institute.
Mentre faceva la doccia dopo una nuotata, Julie Jaman ha sentito una voce maschile nello spogliatoio femminile. Sebbene fosse nuda e bagnata, ha affrontato Clementine Adams, uno studente maschio del primo anno di college e impiegato dell’YMCA che dice di essere una donna. Preoccupato per l’incolumità delle ragazze, Jaman gli ha chiesto di andarsene.
Ma l’ottantenne oltre al danno ha ricevuto anche la beffa. Invece di difenderla, gli altri presenti hanno accusato Jaman di bigottismo e transfobia, cercando addirittura di farla arrestare. I funzionari dell’YMCA hanno ordinato all’anziana donna di non ritornare mai più nella piscina da loro gestita.
La dichiarazione ufficiale dell’YMCA su quanto accaduto afferma che “oltre agli spogliatoi universali, in piscina ci sono spogliatoi maschili e femminili dotati di spogliatoi privati e docce con tende. La YMCA opera in conformità con la legge statale che dà alle persone il diritto di accedere agli spogliatoi e ai bagni in linea con la loro identità di genere”.
La dottoressa Morse ha osservato che la signora Jaman, e delle bambine erano nello spogliatoio che presumevano fosse riservato alle femmine. A loro insaputa, questo spazio era diventato uno “spogliatoio universale”. Come mai?, si è chiesta la Morse “Perché l’impiegato maschio che si fa chiamare Clementine ha scelto di stare in quello spazio?”
“Tali incidenti illustrano il potere dello Stato sessuale statunitense. L’YMCA gestisce la piscina in collaborazione con la città di Port Townsend. La politica che ha bandito permanentemente la signora Jaman dalla piscina implementa uno statuto dello stato di Washington”, ha dichiarato la dottoressa Morse. “Dopo l’episodio, quando Jaman ha testimoniato al consiglio comunale ha ricevuto fragorosi applausi dai presenti. Allo stesso tempo, attivisti trans sono arrivati da fuori città per sostenere la finzione che ‘le donne trans sono donne'”.
“I rivoluzionari sessuali usano il potere dello Stato e il megafono dei media per punire chiunque non sia d’accordo con il loro programma disumano e irrazionale”, ha spiegato la presidente del Ruth Institute.
La Young men’s christian association, associazione interconfessionale fondata a Londra da G. Williams nel 1844, intende organizzare i giovani e studiarne i problemi in relazione agli sviluppi della società industriale e dell’urbanesimo. L’associazione, intorno alla quale si sono raccolti altri gruppi affini, conta quasi 50 milioni di aderenti in oltre 100 paesi e svolge attività culturale, assistenziale, ricreativa, puntando soprattutto sull’educazione alla tolleranza e alla reciproca comprensione. Fini analoghi si propone e svolge la corrispondente associazione femminile YWCA (Young women’s christian association), sorta nel 1855 in Gran Bretagna e presto diffusa in Europa e in America.