Gesù e il sabato
di Pietro Madeo
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ALL’INTERPRETAZIONE LEGALISTICA E LETTERALE DEL RIPOSO SABBATICO DA PARTE DEI FARISEI GESÙ OPPONE UN’INTERPRETAZIONE BASATA SULLA COMPRENSIONE DELLO SPIRITO DELLA LEGGE
I vangeli sinottici sono i tre vangeli di Matteo, Marco e Luca. Vengono chiamati così perché se si mette il testo dei tre vangeli su tre colonne parallele, in uno sguardo d’insieme (sinossi) si notano facilmente molte somiglianze nella narrazione, nella disposizione degli Episodi. Gesù “Signore del sabato” è un episodio della vita di Gesù riportato dai Vangeli sinottici.
«In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 2 Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 3 Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 4 Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 8 Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato» (Mt 12,1-8).
Nel passo di Matteo si narra che in un giorno di sabato, Gesù sta passando in un campo di grano; i discepoli che sono con lui, avendo fame, colgono le spighe, le sfregano tra le mani e mangiano i chicchi. Alcuni farisei che sono presenti li rimproverano, dicendo che in giorno di sabato non è lecito fare ciò. Gesù risponde citando un episodio della Bibbia, in cui Davide e i suoi compagni, avendo fame, entrarono nel tempio e mangiarono i pani dell’offerta a Dio, cosa permessa solo ai sacerdoti. Gesù dice inoltre che vuole misericordia e non sacrificio e conclude affermando che il Figlio dell’Uomo è il signore del sabato.
All’interpretazione legalistica e letterale del riposo sabbatico da parte dei farisei Gesù oppone un’interpretazione basata sulla comprensione dello spirito della legge, citando un episodio biblico che giustifica la violazione della legge nel caso di un bisogno superiore. Il sabato non ha un valore
assoluto: Dio non ha creato l’uomo perché osservi il riposo del sabato, ma ha stabilito il riposo sabbatico perché sia utile all’uomo. Gesù vuole che si usi misericordia e non rigore e durezza verso se stessi e gli altri. Proclamandosi signore del sabato, Gesù vuole sottolineare che può dargli un senso nuovo, realizzandone pienamente il suo vero significato.