In Australia polemiche dopo l’arrivo della “firma del genitore che partorisce”
di Angelica La Rosa
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UNA MAMMA DEL QUEENSLAND SI È INFURIATA SUI SOCIAL MEDIA DICENDO CHE IL TERMINE ERA “ALIENANTE E DISPREGIATIVO” NEI CONFRONTI DI QUALSIASI GENITORE ED HA OTTENUTO LA RETROMARCIA DEL GOVERNO AUSTRALIANO
La dicitura “genitore che partorisce” sarà eliminata sui moduli del governo australiano dopo che una mamma del Queensland si è infuriata sui social media dicendo che il termine era “alienante e dispregiativo” nei confronti di qualsiasi genitore.
Sall Grover (nella foto sopra) che ha dato alla luce la figlia Isabelle la scorsa settimana, stava compilando un modulo governativo per inserire il suo neonato nella tessera Medicare quando ha notato il testo “nome completo e firma del genitore che partorisce”.
La podcaster ha spiegato su Twitter ai suoi follower di aver cancellato le due righe e di avere scritto “madre”.
“È una stronz… assoluta questa dicitura, è escludente, alienante e dispregiativa nei confronti di ogni donna che vuole essere ed è chiamata madre”, ha twittato Sall Grover.
Il tweet originale della signora Grover ha raccolto più di 1.800 risposte, suscitando conversazioni in tutto il paese sull’argomento.
“Questo è disgustoso. Non sono una madre, ma non c’è niente di più importante e potente nel riconoscere che siamo tutti nati da madri”, ha risposto una persona.
“Sono d’accordo. È un ruolo speciale e definito. È anche un ruolo che viene trascurato e ignorato. Sembra un altro calcio nei denti”, ha detto un altro.
La podcaster ha pubblicato diversi altri tweet sulla questione, confrontando il modulo con qualcosa tratto dal libro distopico di Margaret Atwood del 1985 dal titolo “The Handmaid’s Tale”.
“Dovere firmare il mio nome accanto al titolo di genitore alla nascita su un modulo governativo è semplicemente troppo vicino alla distopia di Handmaid’s Tale per farmi sentire rilassata e inclusiva per essere onesta”, ha detto. “Sono piuttosto preoccupata per chiunque sia felice di essere chiamato ‘genitore alla nascita’ su un modulo del governo”.
A seguito dell’indignazione su Twitter, il Ministro per i servizi governativi dell’ Australia Bill Shorten ha confermato che il titolo sul modulo sarà presto sostituito con la parola “madre”, allineandolo ad altri moduli di assistenza.
Il modulo si trovava inserito nel percorso di registrazione/iscrizione al Medicare e faceva parte di un programma pilota lanciato in tre ospedali sotto il precedente governo di coalizione.
Intanto la signora Grover è apparsa nel programma Today dove ha esteso le sue argomentazioni.
“Non ci vuole un genio per rendersi conto che il termine genitore che partorisce non include nessuno”, ha detto allo show. Ma nonostante l’indignazione della signora Grover e l’impegno del ministro Shorten, diversi utenti dei social media si sono definiti “non disturbati” dal modulo.
Ma adesso la madre che ha segnalato la follia linguistica usata sul modulo rischia di essere inserita nella lista nera dei media australiani che non fanno parlare coloro che, in qualche modo, criticano l’ideologia gender LGBT.