Crisi di governo e vitalizio: l’essenziale è salvo!
di Diego Torre
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IL TEMPO DI INSEDIAMENTO DELLE NUOVE CAMERE È TALE CHE AGLI ONOREVOLI ATTUALI LA PENSIONE È GARANTITA. ERA QUESTO IL FANTASMA OSCURO CHE PER TANTO TEMPO HA AGITATO I LORO SONNI. ORA È FUGATO, ESORCIZZATO…
Aldilà dei contorti meccanismi che hanno portato alla crisi di governo, dei quali fra poco non parleremo più, comincia ad abbassarsi il polverone e possiamo anche fare l’inventario delle condizioni in cui si trova il paese dopo il trapasso del governo dei migliori. Qualche centinaio di miliardi di debito pubblico in più; l’inflazione che galoppa verso il 10%; una paurosa crisi energetica innescata dal velleitario tentativo atlantico di spezzare le reni alla Russia, al quale il Drago si era entusiasticamente e prontamente allineato; lo spread infine, che vola nel cielo, libero e giocondo.
Per alcune ragioni casuali (per loro saranno Provvidenziali) taxisti e balneari tirano un sospiro di sollievo: la mannaia liberista e globalizzatrice prevista dal governo non si abbatterà su di loro; almeno per il momento. Uber e capitali stranieri rimangono a bocca asciutta e si è salvata un pezzetto di economia e di sovranità italiana. Lo stesso vale per i proprietari di immobili (la stragrande maggioranza degli italiani) minacciata fino all’ultimo giorno da Draghi con la “promessa” della riforma del catasto.
Rimangono al palo altre luminose conquiste civili che la sinistra tentava di imporci. Va in soffitta il ddl Zan che doveva arginare l’ondata omofoba che da decenni si abbatte furiosa (?) contro gli alfieri della colonizzazione gender e dei gioiosi gay pride. Non ci si potrà liberamente suicidare con il sostegno e l’aiuto dello Stato perchè l’eutanasia ritorna fra i progetti da sviluppare in futuro. Ed anche la droga legale …. Come faranno i nostri giovani consumatori senza di essa? Quanto mancherà alla loro libertà e dignità! Ovviamente la sinistra non demorde dai suoi propositi, ma accantona il tutto in attesa di tempi più propizi.
In sintesi di pericoli ne abbiamo scansati parecchi, anche se, fino all’insediamento del nuovo governo, il timone rimane in mano al Drago allocato a Palazzo Chigi per il disbrigo degli affari correnti. Potrà sembrare un panorama di estrema insicurezza ma così non è. Evitare ulteriori iatture alla nostra sciagurata nazione è già tanto.
Una realtà si staglia però nel cielo della politica italiana, luminosa ed incontrovertibile. Essa supera tutti i dubbi, le incertezze e gli scoramenti. Il tempo di insediamento delle nuove camere è tale che agli onorevoli attuali la pensione è garantita e non dovranno lottare in futuro per la propria sopravvivenza alimentare. Era questo il fantasma oscuro che per tanto tempo ha agitato i loro sonni. Esso ora è fugato, esorcizzato. L’essenziale è salvo.
Che la maturazione della pensione avvenga giusto per una manciata di giorni è ovviamente una pura casualità. Se qualcuno poi pensa che l’abbiano tirata a lungo per salvare il vitalizio … che egli sia condannato all’ostracismo politico e alla damnatio memoriae per avere dubitato del generoso altruismo e dell’assoluto disinteresse di cotanti Padri della Patria!