Legale fa più male. Perché è sbagliato legalizzare la droga
di Enzo Vitale
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QUESTA SERA IL WEBINAR IN CUI SI SPIEGANO LE MOTIVAZIONI PER LE QUALI É NECESSARIO DIRE NO ALLA LEGALIZZAZIONE DELLA DROGA
È uno dei cavalli di battaglia di coloro che, in questa calda estate romana, con tutti i problemi che ci sono da affrontare, ritengono che legalizzare la droga sia il modo migliore per sconfiggere una piaga che, purtroppo, ogni anno fa migliaia di vittime.
Senza contare il fatto che quando il ricorso alla droga diventa dipendenza – spingendo a livelli sempre maggiori di assuefazione a sostanze solo apparentemente più pericolose – a farne le spese non è solo il consumatore, ma tutta la sua famiglia che si ritrova, suo malgrado, trascinata in un vortice che divora tutte le speranze umane.
Per evitare, quindi, di abbracciare e difendere a spada tratta le posizioni di chi ritiene che la legalizzazione delle cosiddette “droghe leggere” sia la strada per metter fine a questa piaga, bisogna avere l’umiltà di ascoltare coloro che della lotta alla droga ne fanno una ragione di vita e, facendo ricorso alla loro esperienza, possono fornire le giuste osservazioni sul fenomeno.
Si parlerà di questo nel webinar promosso da Pro Vita & Famiglia dal titolo “LEGALE FA PIÙ MALE – Perché è sbagliato legalizzare la cannabis” di questa sera, 13 luglio 2022, alle 21.00 in diretta su Facebook e YouTube sui profili dell’associazione organizzatrice: Pro Vita & Famiglia.
Interverranno Domenico Airoma (magistrato e Procuratore Capo presso il Tribunale di Avellino), Maria Teresa Bellucci (psicologa, psicoterapeuta e parlamentare), Alfredo Mantovano (Magistrato e vice presidente del Centro Studi Rosario Livatino) e ascolteremo anche la testimonianza di Ricky, batterista dei “The Sun“. L’incontro sarà moderato da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Se qualcuno desidera può divulgare la notizia di questa iniziativa, che mira a sensibilizzare su una battaglia in cui è in gioco il futuro dei nostri giovani. Un aiuto concreto contro uno dei cancri della società odierna.