I vescovi tedeschi si interroghino veramente sulle ragioni del loro fiasco pastorale

I vescovi tedeschi si interroghino veramente sulle ragioni del loro fiasco pastorale

di Diego Torre

CATTOLICI IN FUGA DALLA CHIESA TEDESCA

Secondo la Conferenza episcopale tedesca, nel 2021, 359.338 cattolici hanno dichiarato di non appartenere più alla Chiesa cattolica; un vero record negativo. Nel 2020 se ne erano andati “appena” in  221.390.Il trend è negativo da tantissimo tempo ma mai si era giunti ad un simile crollo.

I vescovi si sono prontamente interrogati delle ragioni di questo sorprendente (???) fiasco pastorale e hanno subito individuato le cause.

Il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing, ha individuato le cause negli abusi, gli atti di pedofilia e la poca trasparenza con cui tali casi sono stati trattati dall’autorità ecclesiastica. Ha inoltre aggiunto che coloro che si cancellano dagli appositi registri sono anche «persone che prima erano molto impegnate nelle loro parrocchie».

Lo stesso pensiero ha espresso l’arcivescovo di Amburgo Stefan Hesse alla agenzia KNA: «Lo shock causato dalla rivelazione di abusi sessuali nella Chiesa cattolica è grande. Per molte persone, questo è stato probabilmente il motivo per cui hanno lasciato la nostra Chiesa».

Conferma l’analisi il vescovo di Hildesheim, Heiner Wilmer, preoccupato per “il fatto che anche persone con molta fede lascino la Chiesa. È importante ascoltare queste persone e prendere sul serio le loro critiche. Il processo del Cammino sinodale potrebbe farci fare progressi nei nostri sforzi di riforma”.

Già, il cammino sinodale della chiesa tedesca iniziato da più di due anni, proprio sulla spinta del rapporto sugli abusi noto come studio MHG!

Il presidente dei vescovi, Bätzing, ha aggiunto inoltre che l’effetto dell’iniziativa sinodale “evidentemente non è ancora arrivata a contatto con i credenti” e bisogna quindi “continuare con coraggio il cammino intrapreso”.

Dopo più di due anni dall’inizio del sinodo? Non è possibile che i fedeli siano vieppiù scandalizzati dall’andazzo attuale dello stessa chiesa tedesca, fatto di richieste di modifiche al Catechismo della Chiesa cattolica sull’omosessualità, negazione dei valori morali cristiani, proposte di sacerdozio femminile, benedizione di unioni omosessuali etc.?

Non è che abusi e pedofilia siano fenomeni esemplari o incoraggianti; essi sono certamente peccati di (tanti, troppi) singoli individui, ma (non ancora) la negazione della dottrina della Chiesa. I guasti quindi non si riparino con guasti maggiori.

La crisi della chiesa tedesca, e non solo tedesca, è una crisi della fede come più volte denunciato da Benedetto XVI e, in particolare per la chiesa di Germania, anche da Papa Francesco. E gli stessi abusi e atti di pedofilia trovano in essa il terreno propizio per produrre i loro frutti velenosi. Soltanto un rinvigorimento della fede, e non il cedimento allo spirito del  mondo, può preparare il ritorno all’ovile di tantissime pecorelle smarrite. In Germania e nel mondo intero.

 

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