inFormazione Cattolica rifiuta le etichette che si affibbiano di solito a tutti i cristiani

inFormazione Cattolica rifiuta le etichette che si affibbiano di solito a tutti i cristiani

di Angelica La Rosa

SIÈ TENUTA IERI A ROMA LA SECONDA GIORNATA NAZIONALE DI INFORMAZIONE CATTOLICA PER DELINEARE IL PROGRAMMA DI SVILUPPO DELLA NOSTRA TESTATA E DI TUTTI I SOCIAL COLLEGATI

Ieri direttore, condirettore, redattori e collaboratori della testata online inFormazione Cattolica si sono riuniti a Roma, presso l’Opera Villa Troili, per il loro secondo incontro nazionale in presenza per fare il punto sul lavoro svolto ed elaborare alcuni programmi di sviluppo.

Ad aprire la Seconda Giornata nazionale di questo progetto giornalistico di formazione-informazione, lanciato il 19 marzo 2020 in pieno lockdown, è stata come consuetudine la preghiera, con il Rosario meditato, in questo caso alla luce del messaggio della Madonna di Fatima. Poi è stata la volta del prof. Matteo Orlando, che ha presentato un intervento dal titolo “Dati e informazioni su Informazione Cattolica”.

Dopo aver illustrato brevemente l’origine dell’iniziativa, il direttore ha spiegato che il dominio www.informazionecattolica.it è stato accolto subito in maniera straordinaria dal “popolo del web”, ben al di là delle più rosee previsioni. Grazie al contributo di giornalisti, blogger, attivisti cattolici, insegnanti, consacrate e sacerdoti, amici che si sono via via aggiunti a questo progetto di apostolato, si è arrivati in pochi mesi ad annoverare una trentina di collaboratori.

Orlando ha spiegato che inFormazione Cattolica rifiuta le etichette che si affibbiano di solito a tutti i cristiani: tradizionalisti o progressisti, anzitutto, come se la Chiesa fosse un Parlamento.

«Sono due categorie errate perché quando cerchiamo di difendere il magistero bimillenario ci dicono che siamo tradizionalisti, ma se difendiamo quello di Francesco allora ci accusano di essere progressisti. Se scriviamo di Liturgia, Tradizione, Sacra Scrittura, senza cedere alle lusinghe – e derive – delle mode attuali, ci etichettano come tradizionalisti. Quando riportiamo le notizie di carattere politico, economico e sociale, che fanno emergere le difficoltà dei lavoratori, delle famiglie, delle aziende, così duramente colpite in questi anni dalle politiche di governi disastrosi, o riflettiamo sulla dottrina sociale della Chiesa, ci tacciano di progressismo», ha sottolineato.

Circa la “preferenza” teologica di inFormazione Cattolica, ha proseguito il direttore, «noi cerchiamo di essere coerenti con i dogmi e con gli insegnamenti biblici, etici e sociali della Chiesa Cattolica. A volte questo ci riesce pienamente, a volte meno. Però ci sforziamo di farlo».

Relativamente alla nostra posizione politica, ha spiegato Orlando, «siamo anti-totalitari e, dunque, antiscientisti, anticomunisti e antinazisti. Durante questa pandemia, ad esempio, non abbiamo avuto timore a criticare, quando hanno sbagliato, non solo Letta, Speranza e Draghi, ma anche Salvini, Meloni e Berlusconi».

Alla presentazione introduttiva del direttore è seguita poi quella del condirettore, il dottor Giuseppe Brienza, che ha riflettuto sul tema “Come, quando e perché scrivere per inFormazione Cattolica”.

«Vogliamo far conoscere all’opinione pubblica i principi della Dottrina sociale della Chiesa e quelli del diritto naturale, attraverso una forma di giornalismo che non sia filosofico/intellettualistico ma culturale/divulgativo. Non ci avventuriamo in previsioni apocalittiche o in profezie di sventura, ma con i nostri limiti ci limitiamo ad osservare la realtà e a cercare di capire come possa evolversi».

Per non apparire tuttologi, ha ricordato Brienza, tutti gli articoli di inFormazione Cattolica «sono da qualche tempo raggruppati in sole 11 seguenti categorie, ovvero: “Catholica, “Cronache italiane, “Editoriali, “Educazione e famiglia, “Esoterismo e misteri, “Etica & Bioetica, “Geopolitica, “Interviste, “Musica cristiana, “Recensioni“, “Storia e cultura».

Il condirettore, tra le varie indicazioni alla redazione, ha sottolineato ad esempio l’esigenza di evitare nelle interviste «domande eccessivamente elogiative (a tappetino) oppure generiche, cercando piuttosto, con ogni domanda, di toccare singoli e specifici argomenti, evitando così di alimentare nell’interlocutore la tendenza a presentarsi anch’egli come “esperto di tutto”».

Il terzo appuntamento della giornata è stato di taglio culturale, con la presentazione del libro “Polis. Per la libertà sociale e politica“, volume di attualità e approfondimento culturale e politico, curato per la Flamingo Edizioni da Matteo Orlando per la Collana “Contro-verso” [Bellinzona (Svizzera) 2022, pp. 350, euro 19,90]. Si tratta di un libro che annovera articoli (fra gli altri) di studiosi cattolici conosciuti nel web (e non solo) come i già citati Orlando e Brienza, oltre a Daniele Trabucco e Diego Torre, ai quali si aggiungono bioeticisti come padre Enzo Vitale, storici alternativi come Andrea Rossi e polemisti originali come Pietro Licciardi e Dalila di Dio. Diversi contributi sono poi firmati dai primi collaboratori di inFormazione Cattolica, come ad esempio Gian Piero Bonfanti, Sara Deodati, Emanuela Maccarrone, Antonella Paniccia e Andrea Sarra.

Suor Anna Monia Alfieri, che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni per i suoi originali interventi nella trasmissione Quarta Repubblica di Nicola Porro, aprendo il convegno di presentazione del libro (di cui ha curato la Prefazione e scritto il contributo dal titolo: La scuola italiana non è libera né aperta a tutti), ha ricordato che il libro si presenta come un piccolo-grande manuale del pensiero politicamente scorretto.

La religiosa delle Marcelline, fra i maggiori esperti a livello nazionale in educazione e legislazione scolastica, ha riflettuto nel suo intervento proprio su queste tematiche, catturando l’attenzione dei partecipanti.

Il secondo intervento di presentazione del libro è stato curato da Brienza, autore di una parte dei contributi contenuti nel testo. Il condirettore di inFormazione Cattolica, dopo aver ricordato che “Polis. Per la libertà sociale e politica” comprende 70 contributi, scritti da 18 autori e suddivisi in cinque capitoli (Educazione e scuola, Giustizia-Diritto-Economia, Politica & Società, Famiglia ed Etica, e Religione & Dottrina Sociale), ne ha descritto alcuni dei contenuti.

Il terzo relatore della presentazione è stato lo storico e saggista Andrea Rossi, il quale ha riflettuto sul concetto gramsciano delle casematte della cultura. Rossi ha ricordato come già pensatori alla Antonio Gramsci (1891-1937) abbiano compreso che, per raggiungere l’egemonia politica in un Paese come il nostro, fosse necessario ottenere prima quella culturale e sociale, spiegando come questa egemonia progressista continua ancora oggi, specialmente nel mondo della scuola pubblica.

Dopo il pranzo si sono svolte due riunioni redazionali per discutere del futuro di inFormazione Cattolica. Fra i compiti del prossimo “anno sociale”, sono stati posti fra gli altri quello di intensificare gli incontri in presenza, oltre naturalmente a fissare l’appuntamento per la III Giornata nazionale di inFormazione Cattolica, che sarà organizzato a Milano il prossimo 24 giugno 2023.

Per conoscere tutti i redattori che gratuitamente si dedicano
all’apostolato dell’opinione pubblica
di inFormazione Cattolica vedi QUI

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments