Cardinale messicano è sequestrato dalla criminalità organizzata, senza che le autorità intervengano…
di Angelica La Rosa
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IL CARDINALE JOSÉ FRANCISCO ROBLES, ARCIVESCOVO DI GUADALAJARA: “CON QUALE AUTORITÀ UN GRUPPO CRIMINALE ORGANIZZATO TI OSTACOLA, TI ARRESTA, TI INDAGA?“
Il cardinale José Francisco Robles, arcivescovo di Guadalajara, nello stato messicano di Jalisco, ha denunciato che durante una visita ai comuni di Totatiche e Villa Guerrero, nel nord dell’arcidiocesi, è stato arrestato e interrogato da un commando della criminalità organizzata locale.
Il cardinale ha dichiarato che, in questi territori, le autorità ecclesiastiche ed i sacerdoti delle parrocchie devono chiedere in pratica il permesso ai boss per svolgere le feste patronali e, oltretutto, la criminalità organizzata esige il 50 per cento di quanto raccolto per beneficenza dai fedeli in occasione dei festeggiamenti.
Durante una conferenza stampa il cardinale ha parlato del vero e proprio “stato di fermo” subìto dalla criminalità organizzata di Totatiche e Villa Guerrero. “Pretendono che tu riferisca da dove vieni, dove stai andando, cosa fai e, per questi criminali, questa è una prassi normale, naturale“, ha aggiunto il porporato che proviene da una famiglia operaia di salda fede cattolica (il cardinale è il terzo di sedici figli).
Le sue dichiarazioni seguono quelle di monsignor Sigfrido Noriega Barceló, vescovo di Zacatecas, che ha vissuto una situazione simile a Huejuquilla el Alto a Guadalajara. “La disavventura capitata anche al Vescovo è il nostro pane quotidiano“, ha denunciato il cardinale Robles Ortega, “ma non ci dobbiamo abituare a questo!“.
Il porporato ha aggiunto che non è la prima volta che subisce prevaricazioni simili, ma non ha paura, sebbene sia attento a prendere gli accorgimenti del caso. Il prelato ha chiesto alle autorità federali di garantire sicurezza e protezione agli abitanti della regione, che si trovano in condizioni di elevata precarietà. “Sono già andato in quei territori e ci sono sistematicamente posti di blocco, con delinquenti che imbracciano armi pesanti“, ha aggiunto il cardinale, ma “con quale autorità un gruppo criminale organizzato ti ostacola, ti arresta, ti indaga?“, ha concluso.