L’F.B.I. avvia un’indagine dopo 52 attacchi a centri pro-vita in 46 giorni
di Angelica La Rosa
–
BEN 52 ATTACCHI HANNO VISTO COME BERSAGLIO I CENTRI E LE ISTITUZIONI CHE DIFENDONO LA VITA NEGLI STATI UNITI
Finalmente l’F.B.I. statunitense si è decisa ad avviare un’indagine dopo che, in soli 46 giorni, ben 52 attacchi hanno visto come bersaglio i centri e le istituzioni che difendono la vita negli Stati Uniti.
Con una dichiarazione il Federal Bureau of Investigation, l’agenzia governativa di polizia federale degli Stati Uniti d’America, ha affermato che sta indagando su “una serie di attacchi e minacce contro i centri di risorse per la gravidanza e le organizzazioni religiose in tutto il paese”.
Dopo settimane di silenzio da parte di alti funzionari delle forze dell’ordine nel governo Biden a seguito dell’esplosione di attacchi contro chiese, organizzazioni pro-vita e individui negli ultimi 46 giorni, l’FBI ha finalmente deciso di indagare sugli “incidenti”.
“L’F.B.I. prende molto sul serio tutte le minacce e continuiamo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner delle forze dell’ordine e rimaniamo vigili per proteggere le nostre comunità. Vorremmo ricordare ai membri del pubblico che se vedete qualcosa di sospetto o avete informazioni su potenziali minacce, vi preghiamo di segnalarlo immediatamente alle forze dell’ordine chiamando l’ufficio locale dell’F.B.I. o inviando una soffiata a tips.fbi.gov”, hanno scritto dall’agenzia governativa.
La dichiarazione non specifica se le “organizzazioni religiose” includano anche le chiese e i luoghi di culto, che sono state vittime di almeno 15 attacchi legati ad attivisti pro aborto negli ultimi due mesi.
In risposta alla richiesta del “The Washington Stand”, di chiarire se l’indagine includa gli attacchi contro le chiese, dall’F.B.I. hanno risposto: “non abbiamo ulteriori dettagli da fornire”.
Una coalizione di nove leader conservatori ha recentemente inviato una lettera al Dipartimento di Giustizia chiedendo un’azione per fermare vandalismi e distruzioni di proprietà che interessare alcune religioni. La lettera è stata seguita da un’altra missiva, ancora più forte, del senatore Tom Cotton (un Repubblicano dell’Arkansas), un membro anziano della sottocommissione per la giustizia penale e l’antiterrorismo, che ha chiesto al procuratore generale Merrick Garland di dimettersi per l’inerzia del Dipartimento di giustizia. In un tweet di alcuni giorni fa i membri repubblicani del Comitato per la sicurezza interna della Camera hanno espresso la loro frustrazione, sottolineando che le indagini dell’F.B.I. erano “attese da tempo”.
“Questo comportamento estremista minaccia la nostra sicurezza nazionale, motivo per cui l’Homeland G.O.P. (il Dipartimento per la sicurezza interna) chiede risposte sui loro sforzi di comprendere quello che accade”, hanno affermato i membri repubblicani.
Il gruppo estremista pro-aborto noto come “Jane’s Revenge”, che ha già rivendicato la responsabilità di molteplici attacchi dolosi e vandalici contro organizzazioni pro-vita, ha recentemente pubblicato una lettera in cui dichiarava che “il guinzaglio è allentato”, mentre giurava di continuare gli attacchi. Visto che sono sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente Biden circa l’aborto, chissà se finiranno nelle inchieste dell’F.B.I.?