Vaticano, l’Ambasciata USA sfodera la bandiera gay
di Angelica La Rosa
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IL DIPARTIMENTO DI STATO DEGLI STATI UNITI FINANZIA LA DIFESA DEI DIRITTI LGBT IN TUTTO IL MONDO ATTRAVERSO IL SUO GLOBAL EQUALITY FUND. TRA I SUOI NUMEROSI PAESI ASSOCIATI, GUARDA CASO, C’È L’ITALIA. I PARTNER NON GOVERNATIVI DEL FONDO INCLUDONO LA CAMPAGNA PER I DIRITTI UMANI E LA FONDAZIONE ARCUS, FINANZIATA DALL’EREDE MILIARDARIO JON STRYKER, CHE HA SOSTENUTO I GRUPPI “CRISTIANI” LGBT CHE RIFIUTANO GLI INSEGNAMENTI BIBLICI SUL MATRIMONIO E LA MORALITÀ SESSUALE
L’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede ha alzato ancora una volta la bandiera dell’orgoglio omosessuale, mentre il presidente Joe Biden ha ribadito il suo impegno a sostenere la difesa della comunità LGBT e, a quanto pare, l’assistenza sanitaria ai bambini che si dichiarano transgender.
“Gli Stati Uniti rispettano e promuovono l’uguaglianza e la dignità umana di tutte le persone, inclusa la comunità LGBTQIA+”, hanno scritto dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Vaticano su Twitter lo scorso primo giugno, con in bella mostra la bandiera omosessualista che copre una parte dell’edificio esterno dell’ambasciata e l’utilizzo di alcuni hashtag, tra cui “All Inclusive”.
Gia all’inizio dello scorso anno il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva annunciato che le ambasciate e i consolati statunitensi in tutto il mondo avrebbero potuto sventolare la bandiera del Pride come se fosse la bandiera americana, durante la “stagione del Pride”.
All’insegna, però, del politicamente corretto, Blinken consigliava alle postazioni diplomatiche in alcuni paesi (islamici) di evitare di sventolare la bandiera arcobaleno se ciò avesse una reazione negativa.
“Oggi, i diritti degli americani LGBTQI+ sono sotto attacco implacabile” (sic!), ha avuto il coraggio di dire Joe Biden, aggiungendo che “una marea di pericolose leggi anti-LGBTQI+ è stata introdotta e approvata negli stati di tutto il paese, prendendo di mira i bambini, le persone transgender e i loro genitori e interferendo con loro accesso all’assistenza sanitaria”.
Biden non ha specificato a quale legislazione si riferisse ma alcuni stati federali Usa hanno espresso preoccupazioni sul fatto che i bambini siano esposti ingiustamente alla propaganda sessuale o subiscano pressioni per subire le cosiddette transizioni di genere, a cominciare dai blocchi della pubertà.
Il presidente ha affermato che il 45% dei giovani LGBTQI+ autoidentificati ha preso seriamente in considerazione di tentare il suicidio nell’ultimo anno, affermando che questa è “una realtà devastante per la quale la nostra nazione deve lavorare urgentemente. Oggi giorno la mia amministrazione è al fianco di tutti gli americani LGBTQI+ nella continua lotta contro il bigottismo, la discriminazione e l’ingiustizia. Riaffermiamo la nostra convinzione che i diritti delle persone LGBTQI+ siano diritti umani”.
Ancora, Biden ha nuovamente invitato il Congresso ad approvare l’Equality Act, una legislazione che stabilirebbe l’orientamento sessuale e l’identità di genere come classi protette nella legge federale sui diritti civili, insieme a razza e sesso.
La Conferenza episcopale degli Stati Uniti ha avvertito che, sebbene il disegno di legge sia volto a combattere la discriminazione, discriminerebbe le persone di fede che si oppongono alla ridefinizione del matrimonio e del transgenderismo.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti finanzia la difesa dei diritti LGBT in tutto il mondo attraverso il suo Global Equality Fund. Tra i suoi numerosi paesi associati, guarda caso, c’è l’Italia. I partner non governativi del fondo includono la campagna per i diritti umani e la Fondazione Arcus, finanziata dall’erede miliardario Jon Stryker (nella foto sotto).
La fondazione di Stryker ha sostenuto i gruppi cristiani LGBT e altri che rifiutano gli insegnamenti cristiani sul matrimonio e la moralità sessuale e cercano di creare un cambiamento culturale e dottrinale all’interno di varie denominazioni. Tra i beneficiari ci sono gruppi metodisti che di recente hanno contribuito a dividere la Chiesa metodista unita su questioni come la sessualità.
Un’altra iniziativa del Dipartimento di Stato americano è il Global Fund for LGBTQI+ Democracy and Empowerment. Il Fondo GLIDE accetta richieste di finanziamento per una varietà di progetti, compresi quelli che cercano di aumentare il sostegno dei leader religiosi alle persone che si identificano come LGBTQI+.
Nello scorso mese di febbraio Gallup ha riferito che il 7,1% degli americani si identifica come LGBT. Di questi, il 57% si è identificato come bisessuale. Circa il 6% di tutte le donne intervistate ha detto a Gallup di essere bisessuale, rispetto al 2% degli uomini. La percentuale di intervistati che si identificano come LGBT è particolarmente alta tra le giovani generazioni.